Una rete specializzata nei furti e nel riciclaggio di veicoli è finita nel mirino dei carabinieri della compagnia di Capua, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure personali nei confronti di 11 persone, a fronte di 12 destinatari complessivi. Il provvedimento, emesso dall’ufficio gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della procura della Repubblica, riguarda 8 arresti domiciliari, 3 obblighi di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per indagati ritenuti responsabili in concorso di furto, ricettazione e riciclaggio.
L’indagine – Il quadro cautelare è l’esito di un’articolata e prolungata attività investigativa condotta in un arco temporale che va dal dicembre 2022 al giugno 2024. Le verifiche, sviluppate sul territorio e attraverso accertamenti tecnici, hanno consentito di ricostruire una serie di episodi ritenuti riconducibili al gruppo finito sotto inchiesta.
Il modus operandi – Gli approfondimenti investigativi hanno portato a individuare i presunti responsabili di numerosi furti di autovetture e motocicli, nonché delle successive fasi di ricettazione e riciclaggio dei mezzi rubati o di loro componenti. Secondo quanto emerso, gli indagati sarebbero specializzati sia nel furto di veicoli – otto autovetture e due motocicli – messo a segno mediante manomissione o disattivazione dei dispositivi di chiusura, sia nella gestione del “secondo livello” dell’attività illecita, ossia la ricettazione e il riciclaggio di veicoli e parti di essi.
Veicoli “ripuliti” e danno economico – Nel corso delle indagini sarebbero stati individuati venticinque autovetture e un motociclo ricettati e sottoposti a un vero e proprio processo di “ripulitura”: sui mezzi sarebbero stati sostituiti i telai originali con telai fittizi e applicate targhe anteriori e posteriori non corrispondenti a quelle originariamente assegnate ai veicoli sottratti. L’illecito giro d’affari è stato stimato in oltre 200mila euro.

