Un’autocarrozzeria abusiva nella località Ischitella di Villa Literno (Caserta) è finita sotto sequestro nell’ambito dei controlli straordinari nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”, dove Carabinieri forestali ed Esercito stanno passando al setaccio capannoni, officine e attività produttive considerate a rischio per l’ambiente.
I controlli nell’area a rischio – L’operazione rientra nel dispositivo di vigilanza permanente in cui sono impegnati anche i militari forestali provenienti dalle province di Benevento e Salerno. Proprio il contingente dell’Esercito dedicato all’operazione “Terra dei Fuochi”, durante le attività di monitoraggio del territorio, ha individuato la struttura adibita a carrozzeria, risultata presumibilmente non autorizzata.
L’intervento congiunto – Dopo la segnalazione dei militari dell’Esercito, è scattato l’intervento congiunto con il Nucleo forestale di Benevento. Gli accertamenti hanno confermato l’abusività dell’esercizio: l’attività di riparazione auto veniva svolta in assenza delle prescritte autorizzazioni, in un contesto già sensibile sotto il profilo ambientale.
I reati contestati – Nel corso del controllo sono emersi diversi illeciti in materia ambientale. In particolare, è stata contestata la gestione illecita di rifiuti, lo scarico di acque reflue industriali nella pubblica fognatura senza le necessarie autorizzazioni e la presenza di emissioni in atmosfera anch’esse prive di titolo autorizzativo. Un quadro che, secondo gli investigatori, rende l’officina non solo abusiva sotto il profilo amministrativo, ma anche potenzialmente impattante sull’ambiente circostante.
Il sequestro dell’autocarrozzeria e la denuncia – I militari hanno proceduto al sequestro dell’intera autocarrozzeria, che si estende su circa 100 metri quadri, al cui interno sono state rinvenute attrezzature varie, cinque auto in fase di riparazione o verniciatura, parti di motori e di carrozzeria, oltre a carcasse di veicoli. Il gestore dell’attività è stato deferito in stato di libertà per i reati contestati in materia ambientale, mentre l’area resterà sotto sequestro in attesa degli ulteriori sviluppi dell’autorità giudiziaria.

