Terra dei Fuochi, 33 tonnellate di rifiuti rimosse in zona “I Gelsi” di Giugliano

di Redazione

Trentatré tonnellate di rifiuti eliminate in quattordici giorni da quella che, per anni, era stata ribattezzata la “strada della vergogna”: alla località I Gelsi, a Giugliano in Campania, a nord di Napoli, cumuli e scarichi illegali lasciano posto agli alberi. Un’operazione simbolica e concreta insieme, guidata dal Commissariato di Governo per la Terra dei Fuochi, retto dal generale dei carabinieri Giuseppe Vadalà.

Il bilancio – 28 tonnellate erano di rifiuti urbani e 5 di speciali (pneumatici, scarti tessili ed edili). «Un modo – sottolinea il generale dei carabinieri – per ridare alla collettività aree prima degradate e interdette, sottrarre terreno a chi è contro l’ambiente e dare un segnale di presenza concreta dello Stato ai cittadini».

Le risorse e i siti – 30 milioni di euro sono stati stanziati dal Governo per la rimozione dei rifiuti dalle strade con la legge 147, che a inizio ottobre ha convertito il Decreto Legge sulla Terra dei Fuochi varato ad agosto, dando attuazione all’azione di ripristino ambientale dopo la sentenza della Cedu del 30 gennaio, che ha condannato l’Italia per le mancate bonifiche tra Napoli e Caserta. Il Commissariato ha individuato 150 siti da ripulire. Altri 30 milioni, sempre dalla legge 147, sono destinati alle bonifiche: «Solo un piccolo anticipo», considerando i 293 siti inseriti nel piano e un fabbisogno stimato in almeno dieci anni di lavori e circa 2 miliardi di euro.

I Gelsi: dal degrado alla piantumazione – La strada che porta al mare era costeggiata da tonnellate di rifiuti. Al loro posto verranno piantumati alberi, per segnare il cambio di passo non solo visivo ma strutturale dell’area, individuata grazie ai monitoraggi costanti delle forze dell’ordine.

Gli altri interventi – Quello presentato oggi è il terzo intervento eseguito da settembre a Giugliano, Comune simbolo di un degrado stratificato: oltre 130 tonnellate rimosse solo qui. Tra Napoli e Caserta si sfiora quota 300 tonnellate rimosse e avviate a smaltimento, per una spesa di quasi 400mila euro. Nel conteggio rientrano anche le 65 tonnellate tolte a Villa Literno, sotto il cavalcavia della statale Domiziana, in un’area trasformata in mega discarica abusiva: l’operazione sarà presentata domani, a pochi passi da un’importante area naturalistica. Sono già in calendario altri 15 interventi: pubblicata stamani una gara da 25 milioni di euro per rimozione, recupero e smaltimento dei rifiuti in 13 Comuni delle province di Napoli e Caserta.

Voci istituzionali e ambientaliste – Accanto a Giuseppe Vadalà, erano presenti il prefetto di Napoli Michele di Bari, l’incaricato per la Terra dei Fuochi Ciro Silvestro e il sindaco di Giugliano Diego D’Alterio, che ha parlato di «giornata importante per l’ambiente e la legalità». Più prudente Giovanni Papadimitra dell’associazione ambientalista Kosmos: «Quella di oggi è sicuramente un’iniziativa importante, da noi sollecitata per decenni, arrivata grazie alla sentenzaCedu, ma è ancora troppo poco. – ha detto – Nel settore dei rifiuti ci sono tanti traffici illeciti e troppi interessi da contrastare».

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