Napoli, migliaia in corteo per la Palestina: “Blocchiamo tutto per Gaza”

di Redazione

Napoli – “In Italia ci sono più di 100 cortei: vogliamo bloccare tutto per la Palestina”. Con questo slogan è partito a Napoli lo sciopero generale indetto da Usb e Cgil, con decine di migliaia di persone sfilare per le strade della città a sostegno della Global Sumud Flotilla e della popolazione di Gaza. Bandiere palestinesi e kefiah hanno colorato la manifestazione, aperta da uno striscione con la scritta “Palestina libera”. Dal sindacato Usb l’attacco al governo: “Ha detto bene Meloni: faremo il weekend lungo, oggi siamo in piazza a Napoli domani andremo in massa a Roma”.

Pino Gesmundo, segretario confederale della Cgil, ha ribadito il senso della mobilitazione: “Ci aspettiamo una grande risposta da parte di una grande regione del Mezzogiorno che vuole esprimere solidarietà a un popolo che viene vessato da tempo e proviamo a dare una risposta democratica e di solidarietà. Chiediamo al governo di svolgere un ruolo attivo rispetto a quello che sta succedendo”. Il sindacalista ha inoltre sottolineato: “Il governo non può minacciare le piazze, non può intimidire i lavoratori. Noi siamo in piazza convinti di essere nella piena legittimità giuridica e peraltro nella piena legittimità di natura democratica. C’è bisogno di dare una risposta forte e non possiamo consentire ulteriormente questo massacro” (video).

Il corteo verso il porto – Migliaia di manifestanti hanno attraversato la città fino a raggiungere il varco Pisacane, mentre la coda era ancora ferma a piazza Garibaldi. La Cgil stima in almeno 50mila i partecipanti. Usb annuncia che la testa del corteo, ora in via Marina, occuperà il porto passando dal varco Immacolatella e accusa direttamente le istituzioni locali: “Sono sotto accusa il porto, il sindaco e l’autorità portuale: non possiamo tollerare traffici di armi verso paesi in guerra e aiuti a Israele”. IN ALTO IL VIDEO, SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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