Trentola Ducenta, “Insieme per la Città” mette al centro sanità, beni confiscati e giustizia riparativa

di Redazione

Trentola Ducenta (Caserta) – Una sala piena e un’agenda fitta di priorità: giovedì 23 ottobre l’associazione “Insieme per la Città” ha riunito soci e simpatizzanti per definire il perimetro di un impegno civico che guarda ai servizi essenziali e alla legalità.

Oltre ai membri già attivi Crescenzo Cosentino, Michele Carofalo, Pierluigi Pompella, Isidoro Nebiante e Michele Griffo, hanno partecipato Maria Manganiello, Michele Costanzo, Raffaele Di Lauro, Angelo Amato, Giuseppe Coppola, Vincenzo Coppola, Raffaele D’Aniello, Antonio Mottola e Filiberto Mottola. “La partecipazione è stata particolarmente numerosa e qualificata, segno di un crescente interesse verso i temi di rilevanza civica per la comunità”, fa sapere l’associazione.

Sanità – Dalla discussione è emersa “l’urgenza di rafforzare il presidio socio-sanitario locale, a partire dalla medicina territoriale e dall’assistenza domiciliare per anziani e fragili. L’obiettivo è una sanità più vicina ai cittadini, capace di ridurre la migrazione sanitaria e di valorizzare la prevenzione”.

Senso civico – “Ricostruire un patto etico tra cittadini e istituzioni è la traccia indicata: cura degli spazi pubblici, contrasto all’abbandono dei rifiuti, educazione civica nelle scuole e nelle associazioni. Un territorio funziona quando ciascuno si sente responsabile del bene comune”.

Servizi sociali – La proposta condivisa punta a “un supporto concreto e continuativo alle famiglie con difficoltà, alle persone con disabilità, agli anziani soli, a uomini e donne in situazione di fragilità e ai giovani esposti alla dispersione scolastica. Sportelli attivi, presenza costante e capacità di prevenzione attraverso ascolto e prossimità sono gli strumenti indicati”.

Beni confiscati – È il fulcro della serata: nell’area sono numerosi i beni sottratti alla criminalità organizzata e ancora inutilizzati o sottoutilizzati. L’associazione intende promuovere un percorso che li trasformi “in spazi di lavoro, cultura, impresa sociale, aggregazione giovanile e innovazione civica. Restituire alla comunità ciò che è stato sottratto significa coniugare giustizia e sviluppo condiviso”.

Giustizia riparativa ed educazione – “Programmi di mediazione penale, lavori di pubblica utilità, percorsi educativi e family group conferences vengono indicati come strumenti moderni ad alto valore sociale, in grado di tenere insieme responsabilità, reinserimento e tutela della collettività”.

L’impegno – L’associazione rinnova il proprio impegno a farsi promotrice di “un modello di cittadinanza attiva e concreta, fondato sul servizio pubblico e partecipazione”.

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