Sale la tensione tra gli operatori del servizio di igiene urbana di Castel Volturno. I dipendenti della DM Technology Srl e alcuni addetti della WM Magenta Srl, impegnati nel cantiere comunale, attendono ancora la retribuzione di settembre, nonostante – secondo la UilTrasporti – il Comune abbia già liquidato i corrispettivi dovuti al raggruppamento di imprese affidatario dell’appalto.
La denuncia del sindacato – “Non escludiamo il ricorso alla mobilitazione se non saranno immediatamente corrisposte le retribuzioni”, ha dichiarato Giovanni Guarino, segretario regionale UilTrasporti Campania. Il sindacalista ha sottolineato come “chi lavora ha diritto a percepire puntualmente il proprio salario, senza essere costretto a inseguirlo o subirne la mancata erogazione come conseguenza delle inefficienze organizzative altrui”.
Disparità e violazioni contrattuali – Guarino ha evidenziato una situazione definita “inaccettabile”: “Alcuni dipendenti hanno percepito le spettanze, altri ne sono completamente privi, come se il diritto al salario dipendesse dalla ragione sociale del proprio datore piuttosto che dalla natura del servizio pubblico svolto”. Un comportamento che, secondo la UilTrasporti, “calpesta il principio di parità di trattamento, viola apertamente il Ccnl di riferimento e contravviene agli obblighi di solidarietà retributiva e contributiva previsti per le imprese riunite in Rti negli appalti pubblici”.
Richiami al Comune – Il sindacato fa sapere di aver già formalizzato una segnalazione delle irregolarità all’Ente comunale, “che tuttavia continua a non assumere alcun provvedimento concreto a tutela dei lavoratori”. “È grave – ha aggiunto Guarino – che una Stazione Appaltante che affida un servizio pubblico essenziale non intervenga a fermare condotte che minano diritti primari e la stessa dignità di chi opera quotidianamente sul territorio”.
Assemblea e possibili proteste – Per venerdì è stata convocata un’assemblea sindacale retribuita con tutto il personale impiegato nell’appalto. “Sarà un momento decisivo – ha spiegato Guarino – per definire le iniziative da adottare nel prossimo futuro, poiché i lavoratori non sono disposti a tollerare altre mensilità in ritardo né ulteriori violazioni”. Il sindacato non esclude “clamorose forme di protesta e una mobilitazione imponente” per riportare l’attenzione pubblica e istituzionale sulla vicenda.
Il diritto al salario – “La retribuzione non è una concessione discrezionale – ha concluso Guarino – ma un diritto costituzionale, una garanzia di dignità personale e professionale, un dovere che nessun soggetto coinvolto nell’appalto può permettersi di disattendere. Se il servizio viene garantito quotidianamente, nel rispetto di turni, sicurezza e carichi di lavoro, deve essere garantito con altrettanta puntualità il salario. Per quanto ci riguarda i lavoratori non diventeranno mai invisibili: finché non arriverà il dovuto, nessuno potrà più far finta di non vedere”.

