Aversa (Caserta) – Dalla piazza all’aula consiliare per protestare contro il blocco del servizio di refezione scolastica. L’assenza della refezione sta comprimendo l’orario scolastico: nei plessi Parente, Linguiti, De Curtis e nel Terzo e Quarto Circolo, le lezioni sono state accorciate, con inevitabili disagi per famiglie e personale.
In circa cento, tra mamme e papà, ieri mattina hanno sfilato fino a piazza Municipio e poi sotto i portici del Palazzo di Città. Una delegazione è stata ricevuta in aula consiliare dal sindaco Francesco Matacena, dall’assessore alla Pubblica istruzione Giovanni Tirozzi (insediato da un mese) e dal dirigente del settore Giovanni Gangi; presenti anche consiglieri comunali, agenti della polizia municipale e del Commissariato per garantire l’ordine pubblico.
Il consigliere di opposizione de “La Politica che Serve” Mario De Michele sintetizza così l’esito del confronto: «C’è stata una manifestazione importante delle mamme al Comune; alla fine, un nulla di fatto perché non si è capito ancora quando partirà il servizio. Il dirigente ha detto che il via è previsto dal 15 ottobre al 24; poi, dal 25 ottobre, si farà un affidamento diretto. Però le mamme se ne sono andate dal Comune comunque amareggiate». L’assessore Giovanni Tirozzi aggiunge: «Il dirigente ha proposto una partenza limitata ai bambini dell’infanzia, escludendo per il momento quelli delle elementari. Logicamente vi è stata una sommossa da parte dei genitori. Al momento sono al vaglio altre strade per cercare di risolvere il problema».
Le date e le ipotesi sul tavolo – L’amministrazione indica come finestra possibile il periodo 15–24 ottobre, con la promessa di garantire la mensa fino alla scadenza dell’aggiudicazione, mentre dal 25 ottobre si valuterebbe un affidamento diretto. In parallelo, si annuncia l’imminente pubblicazione della nuova gara. Alla base del ritardo c’è però un nodo giuridico: il contratto triennale partito nel 2022 non è mai stato formalmente sottoscritto e l’aggiudicazione è ormai scaduta; circostanze che rendono controversa l’ipotesi di una proroga, sulla quale si sono consumate le divergenze interne.
Il sindaco: “Troveremo soluzione” – Il primo cittadino Francesco Matacena rivendica gli sforzi per sbloccare il dossier: «Abbiamo fatto numerosi incontri per trovare una soluzione. Se il contratto fosse stato stipulato nel 2022, oggi la situazione sarebbe diversa. Tutto quello che posso fare lo faccio: parliamo di bambini, e i nodi prima o poi vengono al pettine. Ho preteso che il dirigente fosse presente, perché vengono pagati e devono dare risposte».
Le dimissioni della segretaria – Sullo sfondo, le “dimissioni consensuali” della segretaria comunale Eleonora De Chiara, maturate dopo pressioni anche pubbliche secondo quanto riferito in città. La frattura arriva proprio sul tema della proroga del servizio mensa, mai formalizzata per l’assenza di un contratto firmato.
Graziano si rivolge alla Prefettura – Il deputato Stefano Graziano parla di un punto di non ritorno: «Le dimissioni della segretaria comunale di Aversa sono un vero e proprio atto di denuncia. Il sindaco dovrebbe avere un sussulto di dignità e dimettersi o saltare delle mele marce». E avverte: «Chiederò alla prefetta di vigilare attentamente, soprattutto in una fase di campagna elettorale. Dalle mail ai rifiuti, ormai, questa amministrazione provoca solo disservizi».