Napoli, sequestri al murale di Maradona. Commercianti: “Se chiudiamo noi si spegne intero quartiere”

di Redazione

Il cancello è chiuso, i monumenti coperti, l’area interdetta. Nei Quartieri Spagnoli, cuore di Largo Maradona, la Polizia Municipale di Napoli ha posto sotto sequestro il materiale esposto attorno al murale dedicato a Maradona, punto di riferimento per migliaia di visitatori ogni anno.

Il sequestro – Gli agenti hanno sequestrato magliette e gadget. È stata inoltre coperta la cappella che custodisce cimeli e statue dedicate all’ex campione del Napoli. A rimanere scoperti soltanto il grande murale che raffigura Maradona e una statua alta sei metri, donata di recente da un artista argentino. Sul posto molti visitatori si sono fermati chiedendo spiegazioni, mentre l’accesso all’area è stato interdetto.

La versione dei commercianti – «Premessa importante: Largo Maradona non è stato né chiuso né coperto dalla Municipale o da controlli delle autorità. La decisione di sospendere momentaneamente con la chiusura del cancello e di coprire i monumenti è stata una nostra scelta, dettata da senso di responsabilità e rispetto delle regole». «Purtroppo, le istituzioni non ci hanno ancora dato la possibilità di ottenere un permesso che ci consenta di operare regolarmente tutto il giorno, in quello che – grazie al lavoro e alla dedizione di mio padre e della mia famiglia – è diventato il luogo più iconico e visitato di Napoli. Noi siamo i primi a rispettare le leggi e a lavorare in regola: paghiamo le tasse, siamo iscritti a Inps e Camera di Commercio, la merce è tutta fatturata e i nostri dipendenti sono assunti regolarmente».

«L’unico problema è che abbiamo una licenza itinerante, e quindi non possiamo restare fermi, perché è l’unica licenza che ci è stata possibile ottenere. Proprio per questo, chiediamo ad alta voce alle istituzioni di aiutarci, di trovare una soluzione concreta che ci permetta di continuare a lavorare nel rispetto della legge e per il bene di un quartiere intero. Perché se chiudiamo noi, non si ferma solo la nostra famiglia, ma si spegne un intero quartiere. E stavolta, Largo Maradona non lo riapriremo più – per scelta nostra».

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