Drone russo in spazio aereo rumeno: scontro diplomatico. Mosca: “Provocazione di Kiev”

di Redazione

Nuovo fronte di tensione nei cieli europei. Un drone russo è penetrato nello spazio aereo rumeno, spingendo Bucarest a reagire sul piano diplomatico e l’Unione Europea a denunciare la violazione. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha scritto in un post su X: “L’incursione della Russia nello spazio aereo rumeno costituisce ancora una volta una palese violazione della sovranità dell’Ue e una grave minaccia alla sicurezza regionale”.

Volodymyr Zelensky ha annunciato che la Romania porterà la questione alle Nazioni Unite, aggiungendo: “È una nuova sfida per la sicurezza nell’area del Mar Nero”. Tuttavia, l’ambasciata russa a Bucarest ha respinto le accuse, parlando di “provocazione” da parte dell’Ucraina.

Gli attacchi sul territorio russo – Nella stessa giornata, droni ucraini hanno colpito la raffineria di Kirishi, nella regione di Leningrado, una delle più grandi del Paese, e un impianto chimico a Perm. Presi di mira anche un centro di comunicazioni della flotta russa a Sebastopoli e la linea ferroviaria Orël-Kursk, con conseguenti deragliamenti. In un messaggio serale, Zelensky ha ringraziato i combattenti ucraini: “Desidero ringraziare in modo particolare tutti i nostri combattenti che stanno infliggendo perdite davvero significative alla Russia. Perdite al fronte. Perdite lungo il confine. Perdite sul territorio russo, grazie ai nostri attacchi a lungo raggio. Le sanzioni più efficaci, quelle che agiscono più rapidamente, sono gli incendi alle raffinerie di petrolio della Russia, ai suoi terminal e ai suoi depositi. Limitare significativamente l’industria petrolifera russa significa limitare significativamente la guerra”.

La reazione di Mosca – L’ambasciatore russo in Romania, Vladimir Lipaïev, convocato dal ministero degli Esteri rumeno, ha definito “infondata” la protesta di Bucarest. In una nota diffusa dall’ambasciata, si legge: “Tutti i fatti portano a credere che si sia trattato effettivamente di una provocazione deliberata del regime di Kiev”. Sul fronte militare, il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitrij Medvedev ha avvertito su Telegram: “L’attuazione dell’idea provocatoria di Kiev e di altri idioti di creare una ‘no-fly zone sull’Ucraina’ e la possibilità per i paesi della Nato di abbattere i nostri droni significherebbe solo una cosa: la guerra della Nato con la Russia”.

La posizione della Cina – Sul piano internazionale, Pechino respinge le pressioni statunitensi. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha dichiarato: “La normale cooperazione economica ed energetica della Cina con i Paesi di tutto il mondo, inclusa la Russia, è legittima, legale e irreprensibile”. E ha aggiunto che “la mossa degli Stati Uniti è un tipico atto di prepotenza unilaterale e coercizione economica”.

La voce di Washington – Da New York, il presidente americano Donald Trump ha commentato i rapporti tra Vladimir Putin e Zelensky: “Si odiano così tanto che quasi non riescono a parlarsi, sono incapaci di parlarsi”. Ha poi insistito sulla linea dura verso Mosca: “Le sanzioni europee alla Russia non sono dure abbastanza”, sollecitando gli alleati Nato a interrompere l’acquisto di petrolio russo e a imporre dazi alla Cina.

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