Spiagge affollate solo nei weekend e stabilimenti deserti per il resto della settimana: è il bilancio amaro tracciato dagli operatori del settore balneare per giugno e luglio. Secondo le associazioni di categoria, il calo medio delle presenze si aggira tra il 20 e il 30%, con consumi ridotti al minimo nei bar, ristoranti e servizi di noleggio attrezzature. Una situazione che i gestori imputano soprattutto alla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, mentre i consumatori replicano che la causa principale sarebbero i prezzi troppo alti.
Il caro-ombrellone nel mirino di vip e associazioni – La polemica si è accesa anche grazie ad alcune voci note: Alessandro Gassman e Salvo Sottile hanno criticato via social i costi eccessivi, ritenendoli responsabili delle spiagge semivuote. Le associazioni dei consumatori parlano apertamente di “salasso per le famiglie”. Il Codacons cita tariffe di lusso come la tenda imperiale del Twiga a 1.500 euro al giorno o la zona exclusive del Cinque Vele Beach Club di Pescoluse, a 940 euro per il 16 agosto. L’Unione Consumatori sottolinea che stabilimenti, piscine e palestre sono rincarati del 3,7% in un solo mese, mentre i pacchetti vacanza hanno registrato un aumento del 16,1%. Assoutenti accusa i gestori di non aver abbassato i listini dopo i rincari legati alla pandemia e al caro-bollette.
Le repliche dei gestori e le stime delle associazioni di categoria – Da Assobalneari si parla di contrazione sia nelle presenze che nei consumi, legata anche al rallentamento del turismo straniero, in particolare europeo, a causa di instabilità internazionale e incertezze economiche. Il presidente Fabrizio Licordari ricorda di aver chiesto agli associati di non aumentare le tariffe, se non in misura contenuta, e invoca un intervento del governo per difendere il settore “dagli attacchi dei tecnocrati di Bruxelles” sulle concessioni. Il Sindacato Balneari rileva a giugno un +20% di presenze e consumi rispetto al 2024, ma a luglio un calo complessivo del 15%, con punte del 25% in Calabria ed Emilia-Romagna. Per Fiba Confesercenti, tra giugno e luglio la flessione è stata del 25-30%. Il presidente Maurizio Rustignoli respinge l’idea di rincari fuori controllo: “Gli aumenti, laddove ci sono stati, si aggirano sul 4-5%. Per servizi standard si va dai 18 ai 30 euro al giorno, compresi vigilanza e salvataggio”. Ma ammette che sul comparto pesa “la grande incertezza” legata alla questione concessioni.
Santanchè: “Nessuna crisi, il turismo sta cambiando” – Il ministro del Turismo Daniela Santanchè bolla come “allarmistico e fuorviante” parlare di crisi del turismo di agosto. “I primi due mesi estivi hanno visto l’Italia al top del mercato turistico mediterraneo, sia per tasso di saturazione delle online travel agencies che per competitività dei prezzi”, afferma, citando un 48% di saturazione a giugno e oltre il 43% a luglio, con tariffe medie inferiori rispetto a Grecia e Spagna. “Sempre più turisti scelgono i mesi di spalla, come i primi quattro dell’anno. – conclude – L’estate non è solo mare”.