Sigilli a tre centri massaggi “hot”: lavoratrici clandestine e 400mila euro in nero

di Redazione

Tre centri massaggi sono finiti sotto sequestro, insieme a 11mila euro in contanti e un’autovettura, al termine di un’operazione condotta nel Bresciano dalla Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Brescia e dalla Compagnia dei Carabinieri di Desenzano del Garda, con il coordinamento della Procura del capoluogo lombardo.

Prostituzione, lavoratrici in nero e gravi violazioni – I controlli sono scattati a seguito di approfondimenti investigativi avviati dopo un accesso nei tre locali, tutti riconducibili a un unico titolare e situati nel comune di Desenzano. Al momento dell’ispezione, gli agenti hanno identificato due lavoratrici irregolari, di cui una priva di permesso di soggiorno, e hanno raccolto indizi rilevanti circa l’attività di sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto accertato, sarebbero state offerte ai clienti prestazioni erotiche a pagamento, quasi sempre senza alcuna tracciabilità fiscale.

Ricavi occulti per oltre 400mila euro – A ricostruire la dimensione economica dell’attività è stata la Guardia di Finanza, che ha individuato ricavi non dichiarati per oltre 400mila euro nel triennio 2020–2023. Nonostante il volume d’affari emerso, l’uomo alla guida dei tre centri avrebbe percepito il Reddito di cittadinanza, omettendo – secondo le indagini – di indicare i guadagni derivanti dalle sue attività e la titolarità di conti correnti.

Sequestri e denunce – L’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dei tre immobili e della somma equivalente all’indebita percezione del sussidio statale. Le attività sono state eseguite il 6 agosto. Oltre agli immobili, sono stati sequestrati anche l’automobile del titolare e il denaro contante rinvenuto all’interno dei locali. Nel corso dell’operazione sono state identificate altre tre lavoratrici irregolari, tutte risultate clandestine. Nei locali, inoltre, è stata riscontrata la presenza di un’area adibita a dormitorio e di una sala ristoro, entrambe in condizioni igienico-sanitarie precarie, con gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Il gestore è stato deferito all’autorità giudiziaria. IN ALTO IL VIDEO

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