Un appartamento trasformato in un centro di medicina estetica abusivo, dove si effettuavano iniezioni di botulino e altri trattamenti senza alcun rispetto delle norme igienico-sanitarie. È quanto hanno scoperto i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza e i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Milano a Legnano (Milano).
Le indagini, avviate dopo il monitoraggio dei profili social della titolare, hanno rivelato che la donna pubblicizzava apertamente servizi e procedure invasive, come iniezioni sottocutanee di botulino, acido ialuronico e filler di origine incerta. Trattamenti che, per legge, devono essere effettuati esclusivamente da medici qualificati.
Perquisizione e sequestri – Su disposizione della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, i finanzieri del Gruppo di Legnano e i carabinieri del Nas hanno perquisito l’appartamento, denunciando la titolare per esercizio abusivo della professione medica. All’interno di un frigorifero, insieme a cibo e bevande, sono state trovate 38 siringhe già riempite di acido ialuronico pronte all’uso, 10 flaconcini di botox, farmaci “antagonisti” da utilizzare in caso di reazioni avverse, e due dispositivi medici non commercializzabili in Italia destinati alla rimozione di neoplasie.
Tutela della salute pubblica – L’operazione evidenzia l’importanza della sinergia tra le forze dell’ordine specializzate, in grado di contrastare la diffusione di prodotti non conformi e proteggere la salute dei cittadini, salvaguardando al contempo gli operatori regolari in un settore delicato come quello sanitario.