Il Comitato Europeo dei Diritti Sociali, organo del Consiglio d’Europa, ha comunicato al Governo italiano che il campo rom di Giugliano in Campania, nell’area a nord di Napoli, considerato tra i più problematici d’Italia, non potrà essere sgomberato senza garantire prima un’adeguata sistemazione abitativa ai suoi residenti. Una decisione che ha scatenato la dura reazione dell’europarlamentare Silvia Sardone della Lega.
«Un campo rom totalmente abusivo, quello di Giugliano, dovrebbe essere smantellato ma per un’istituzione europea non si può fare senza dare casa ai residenti. L’ennesima corsia preferenziale inaccettabile, mentre tante famiglie perbene sono costrette ad aspettare il proprio turno per una casa popolare. Niente sgomberi dei campi rom senza case per i suoi residenti», ha affermato l’esponente leghista, che poi ha rincarato la dose: «Siamo all’assurdo, vero? Beh, il Comitato Europeo dei Diritti Sociali ha fatto sapere al Governo che il campo rom più problematico d’Italia, quello di Giuliano in Campania, non potrà essere sgomberato se prima non sistemerà i suoi abitanti in case adeguate. Purtroppo questa è la tragica realtà».
Infine, l’eurodeputata ha contestato la posizione dell’organismo europeo: «Secondo questi soloni, smantellare un insediamento dove i bambini giocano in mezzo ai topi e nulla è a norma sarebbe discriminatorio senza offrire un’alternativa a chi vive nell’illegalità da 40 anni. La domanda, come dire, sorge spontanea: perché i nomadi, a differenza di chiunque altro, non possono fare domanda per un alloggio popolare o cercare un affitto sul mercato privato? Perché per loro devono sempre esserci corsie preferenziali? Italiani e stranieri per bene non possono continuare a essere trattati come cittadini di serie B». IN ALTO IL VIDEO