Il parcheggio interrato di piazza Carlo di Borbone dovrà essere restituito al Comune di Caserta. A stabilirlo è il Consiglio di Stato che ha respinto l’appello della società “Cogein”, confermando l’ordinanza di sgombero già emessa dal Comune e riconoscendo la natura pubblica della struttura.
Verdetto definitivo dopo decenni di contenziosi – La sentenza, la numero 7066 del 24 giugno (pubblicata lunedì), è il tassello di una lunga querelle amministrativa iniziata nei primi anni Novanta. I giudici della settima sezione del Consiglio di Stato hanno ribadito quanto già affermato dal Tar Campania nel gennaio scorso: il parcheggio, realizzato e gestito dal consorzio Cogein presieduto dall’imprenditore Mario Granata Pagano, è un bene appartenente al patrimonio indisponibile del Comune, quindi non alienabile e destinato a finalità pubbliche.
Piena validità all’ordinanza di sgombero – Per effetto della decisione, l’ordinanza comunale numero 54542 del 3 maggio 2023 riacquista piena efficacia. La Cogein dovrà quindi liberare la struttura entro 15 giorni, tempo necessario per procedere con un verbale di consistenza e l’inventario dei beni presenti. L’unica opzione ancora aperta, seppure non confermata, è un eventuale ricorso in Cassazione con richiesta di sospensione cautelare della sentenza.
La difesa del Comune e la soddisfazione dell’avvocato Marotta – A rappresentare il Comune nel giudizio è stato l’avvocato Pasquale Marotta, che ha espresso soddisfazione per l’esito: “Accolgo con soddisfazione la sentenza del Consiglio di Stato che conferma quanto già emerso in primo grado. In particolare, entrambe le sentenze hanno ritenuto corretto l’operato dell’amministrazione comunale in quanto il bene in questione risulta avere una destinazione pubblicistica e quindi appartenente al patrimonio indisponibile. Il Consiglio di Stato ha condiviso, inoltre, l’eccezione da noi sollevata che il bene risulta nell’elenco (inventario) dei beni del Comune come bene da valorizzare e non da alienare. Ad ogni buon conto, i giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto rilevante che, essendo il parcheggio funzionale alla Reggia di Caserta, tale bene avesse una funzione sociale, pubblica e quindi avesse una destinazione di natura pubblicistica”.
In bilico una possibile transazione – Intanto, l’imprenditore Pagano ha manifestato l’intenzione di incontrare i commissari straordinari del Comune per discutere un’eventuale risoluzione transattiva della controversia. Sullo sfondo c’è un procedimento civile pendente dinanzi alla Corte d’Appello di Roma, legato all’impugnazione di un lodo arbitrale sulla gestione del parcheggio.
Una vicenda iniziata nel 1991 – La disputa affonda le radici nella convenzione stipulata oltre trent’anni fa, che non fu però perfezionata: mancavano, infatti, gli atti formali relativi alla durata della concessione e al trasferimento del diritto di superficie. Una situazione resa ancora più complessa dal fatto che il Comune ha ottenuto la titolarità dell’area solo nel 2017, con il trasferimento ufficiale dall’Agenzia del Demanio. Da qui le accuse incrociate: da un lato il Comune contesta alla Cogein la gestione della struttura senza titolo; dall’altro la società imputa all’amministrazione comunale un’inadempienza per non aver perfezionato gli atti necessari.