Sovraffollamento, carenze di organico e criticità strutturali. È quanto emerso dalla visita effettuata la mattina del 7 agosto, dalle ore 9.30 alle 13, alla casa circondariale casertana “Francesco Uccella” di Santa Maria Capua Vetere dalle Camere Penali di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dall’avvocato Alberto Martucci, e di Napoli Nord, presieduta dall’avvocato Antonio Barbato. L’accesso è avvenuto nell’ambito dell’iniziativa “Ristretti in Agosto” promossa dall’Unione Camere Penali Italiane, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica e portare attenzione al mondo carcerario.
Attività produttive e progetti in corso – L’istituto, diretto dalla dottoressa Donatella Rotundo, negli ultimi anni ha sviluppato numerose attività interne: una sartoria nel reparto femminile che realizza cravatte e foulard per l’azienda Marinella; una sartoria maschile che confeziona camicie e divise a marchio Isaia per gli agenti di Polizia penitenziaria; una pasticceria in collaborazione con il Pink House di Aversa; una biblioteca per i detenuti; una palestra con attrezzi donati dal Rotary e dalla Camera Penale di Santa Maria Capua Vetere; una sala giochi all’aperto per gli incontri tra detenuti e figli; uno spazio per il contatto con i propri cani. Sono in fase di realizzazione un ospedale veterinario, una coltivazione di vitigni borbonici con torri idroponiche e un ristorante “Lumiére” accessibile dall’esterno su prenotazione.
Sovraffollamento e carenze di personale – A fronte di una capienza di circa 840 detenuti, la struttura ne ospita attualmente circa 1.060, con un sovraffollamento superiore alle 200 unità. Grave anche la carenza di organico nella polizia penitenziaria: contro una pianta di 463 unità, sono operative solo circa 300, con una riduzione di oltre il 30%. Una situazione che incide anche sull’efficienza sanitaria, poiché medici e infermieri possono operare solo in condizioni di sicurezza.
Strutture da ristrutturare e altri problemi – Alcuni reparti si presentano in condizioni accettabili, ma altri necessitano interventi urgenti: nel reparto Tevere, ad esempio, mancano ancora docce nelle celle. Tra le criticità rilevate: accumulo di rifiuti negli spazi aperti con cattivi odori estivi; ascensori e montacarichi non funzionanti; finestre prive di guarnizioni, causa di infiltrazioni e freddo in inverno; mancanza di attrezzature ricreative e didattiche nelle sale comuni; assenza di spazi dedicati all’affettività. La direttrice Rotundo ha ribadito l’urgenza di incrementare l’organico degli agenti per garantire maggiore sicurezza e una gestione più efficiente.
La delegazione – Alla visita hanno preso parte, oltre ai presidenti Martucci e Barbato, gli avvocati Gabriele Amodio, Andrea Balletta, Francesco Bencivenga, Daniele Cacciapuoti, Immacolata Carratore, Luca Melchiorre Cirrone, Paola Di Bello, Paolo Di Furia, Raffaele Garofalo, Generoso Grasso, Giuseppe Irace, Maria Lampitella, Elena Lepre, Carolina Mannato, Giovanni Migliaccio, Mariagrazia Miraglia, Asia Morrone, Alessandra Pellegrino, Carlo Perrotta, Francesco Saverio Petrillo, Attilio Pianese, Antonio Ponsillo, Angelo Maria Reccia, Gerardo Tommasone, Pasquale Zaccariello. Si sono uniti anche il presidente di sezione del Tribunale penale di Santa Maria Capua Vetere, Massimo Urbano, e il sostituto procuratore presso il Tribunale di Napoli Nord, Valentina De Falco. Per le istituzioni era presente il deputato Stefano Graziano del Partito Democratico, che ogni anno, a Ferragosto, fa visita ai detenuti.