Sarà giocAosta, la popolare kermesse del gioco che verrà ospitata nel centro di Aosta dall’8 all’11 agosto prossimi, il palcoscenico su cui farà l’esordio ufficiale “Duello per Cardia” (o più sinteticamente Cardia). Il gioco di carte, portato in Italia dalla napoletana Giochi Uniti, è arrivato negli store il 1 agosto; ad Aosta si presenterà al pubblico con demo e sessioni di gioco con influencer e addetti ai lavori.
“‘Duello per Cardia’ – spiega Martina La Rocca, responsabile marketing di Giochi Uniti – è un gioco di carte strategico pensato per partite 1 vs. 1, ma anche per partite a squadre (2 contro 2). I giocatori si affrontano utilizzando mazzi con carte appartenenti a quattro diverse fazioni, ciascuna con un’identità tematica ben definita, con l’obiettivo di ottenere il predominio su Cardia”. Il nuovo gioco di carte, edito dalla casa partenopea nota soprattutto per Carcassone e Catan, rappresenta una novità nel mondo dei giochi di carte: nonostante non sia infatti un tipico TCG (alla Magic: The Gathering o alla Pokémon, per rendere l’idea), strizza l’occhio a quella community per meccaniche di gioco e ambientazione.
Prima di Aosta, Cardia è stato presentato a Roma in un torneo aperto a esperti di settore, influencer, stampa specializzata e content creator dell’universo board game. L’evento di pre-release per gli addetti ai lavori, svoltosi all’Avalon di Roma, è stato strutturato come un torneo dimostrativo, durante il quale gli invitati hanno potuto provare in anteprima il gioco, esplorando le meccaniche principali, tutte le opzioni di set-up e il sistema competitivo di Cardia. “La formula del torneo – continua La Rocca – è stata scelta per mettere in evidenza l’anima duellistica del gioco e il suo potenziale in formato competitivo”.
I feedback? “Positivi: i nostri invitati hanno apprezzato molto sia il sistema di gioco che l’universo narrativo. Siamo consapevoli che Cardia è destinato a far breccia nel cuore di tanti appassionati di card game portando innovazione ma al contempo mantenendo intatte determinate emozioni”, conclude La Rocca.