Migliaia di metri quadrati di spiagge sottratti per anni all’uso pubblico sono stati finalmente restituiti alla collettività grazie a un’importante operazione interforze sul litorale domizio, in provincia di Caserta. I controlli hanno interessato principalmente i territori di Castel Volturno e Mondragone, dove sono state riscontrate numerose attività balneari prive di titolo concessorio, nonché la presenza di manufatti abusivi edificati su area demaniale marittima.
Anche Varcaturo al centro delle verifiche – L’azione di contrasto all’occupazione illecita del demanio marittimo si è estesa anche al litorale di Varcaturo, nel comune di Giugliano in Campania, sotto la competenza della Procura di Napoli Nord. In quest’area, i controlli hanno riguardato attività balneari formalmente in possesso di concessione, ma con estensioni non autorizzate rispetto agli spazi assegnati, e con la realizzazione di opere edili abusive, in assenza di autorizzazione o in difformità rispetto a quanto comunicato tramite Cila.
Un’operazione corale a tutela del territorio – L’intervento è stato promosso e coordinato a livello distrettuale dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Napoli, nell’ambito di un più ampio coordinamento che coinvolge le Procure del Distretto. In particolare, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ha condotto una serie di accertamenti mirati che hanno portato al sequestro di attrezzature e arredi utilizzati per le attività abusive, oltre a numerosi manufatti edilizi privi di qualsiasi titolo. In campo sono scesi i Comandi del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Metropolitana di Napoli e dell’Arpac.
Ripristinata la legalità lungo il litorale Domizio – Gli obiettivi colpiti dalle operazioni sono stati eterogenei per tipologia, ma accomunati dalla sistematica violazione della normativa in materia di demanio marittimo. Il risultato finale è stato il ripristino della legalità e la restituzione alla libera fruizione pubblica di ampie porzioni di spiagge che, fino ad oggi, erano state sottratte all’uso collettivo da soggetti privi di titolo.