Mondragone, Ambc accusa: “Comune allo sfascio per incapacità amministrativa”

di Redazione

«Hanno fatto fallire il Comune (anche perché incapaci di presentare un Piano di riequilibrio degno di questo nome), hanno tollerato (se non agevolato) le nefandezze che accadevano in alcuni reparti organizzativi (e che oggi sono all’attenzione delle varie Procure) e nessuno ricorda in tanti anni qualche loro proposta per il bene della città degna di nota. Hanno in pochi anni (in poco meno di un decennio) sfasciato il sistema comunale e non passa giorno senza dover registrare l’ennesima dimostrazione della loro assoluta incapacità di gestire finanche l’ordinaria amministrazione. Tre esempi tra i tanti». E’ un atto d’accusa senza sconti quello lanciato dall’Associazione Mondragone Bene Comune (Ambc) nei confronti dell’Amministrazione comunale in carica.

Affidamento dell’incarico per il bilancio – «Condividiamo le proteste (e le ragioni) di chi (a partire dai responsabili locali di Fratelli d’Italia) ha messo nel mirino la recente determina a firma del Responsabile della II Area di affidamento incarico per la redazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato a società di consulenza specializzata. Dopo i disastri fatti sul piano di riequilibrio – con tanto di ricorsi “temerari” e di sperpero di pubblico denaro – e pur essendo con le “pezze al culo”, si continua a spendere e spandere. Non conosciamo “la specializzazione” di tale società e per ora ci asteniamo da qualsiasi valutazione di merito (non abbiamo rinvenuto il sito internet della società incaricata e, quindi, non possiamo neppure azzardare i motivi alla base di tale scelta discrezionale). Ma ancora una volta dobbiamo però segnalare l’invasione di campo da parte di una certa burocrazia: la decisione di affidare un incarico a una società esterna per la stabilizzazione del bilancio spetta infatti alla Giunta Comunale, che è l’organo esecutivo dell’ente locale. Stiamo parlando di una decisione che rientra tra le competenze dell’organo esecutivo. Il Responsabile dell’Area competente doveva limitarsi ad una valutazione tecnica e finanziaria per determinare la necessità e la convenienza di tale affidamento, ma non poteva arrogarsi il diritto di una tale decisione. E non è la prima volta che ciò accade. Vogliamo sperare che qualche Consigliere comunale chieda l’annullamento di tale determina».

Strade pericolose e controlli mancati – «Le strade della nostra città sono diventate estremamente pericolose a causa di lavori mal eseguiti che non hanno ripristinato lo stato dei luoghi. Avvallamenti, buche e irregolarità che mettono a rischio la sicurezza dei veicoli e dei pedoni. Sappiamo che le società private che operano su strade comunali hanno il dovere di ripristinare lo stato dei luoghi. E sappiamo che il Comune, in quanto ente proprietario della strada, ha la responsabilità di vigilare sul rispetto di tali obblighi e di intervenire se necessario. Il Comune deve assicurarsi che le società private rispettino gli obblighi di ripristino e che la strada sia mantenuta in condizioni di sicurezza per la circolazione. In caso di inadempimento, il Comune può intervenire direttamente, ad esempio eseguendo i lavori di ripristino a spese della società inadempiente, oppure applicando sanzioni amministrative. Questa incapace (di governare) Amministrazione comunale, cosa sta facendo in tal senso? Prendiamo, per esempio, il caso di Open Fiber. Sappiamo che Open Fiber sostiene di attenersi ad un calendario concordato con i Comuni per definire i giorni in cui avverranno i lavori e le tempistiche necessarie per il loro completamento. Open Fiber sostiene anche che il ripristino del manto stradale – a lavori eseguiti – avviene in due fasi pianificate e concordate con l’Amministrazione: in un primo momento c’è il ripristino temporaneo con malta e successivamente il ripristino definitivo del manto stradale. Perché ad oggi della fase due non vi è traccia alcuna?».

Cantieri edili senza regole in estate – «C’è stato un tempo in cui con apposita ordinanza del Sindaco i lavori edili si vietavano durante i mesi estivi, in modo da garantire tranquillità, riposo e decoro urbano durante la stagione turistica, riducendo disagi e rumori causati dai cantieri. Con questa incapace (di governare) Amministrazione comunale c’è invece un fiorire anarchico di cantieri, che in qualche caso – per fare un esempio – vanno ad occupare quasi interamente pezzi di marciapiedi dell’arteria più importante della città, come il viale Regina Margherita». «L’incapacità di amministrare di queste signore e di questi signori non ha veramente limiti. Sono capaci soltanto di restare incollati alle poltroncine, al di là di qualsiasi disastro».

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