Lusciano, operatori ecologici accusati di “insubordinazione”: insorge la Uiltrasporti

di Redazione

Lusciano (Caserta) – “Non siamo riusciti a ricercare un termine più appropriato per giudicare il comportamento praticato dalla Ecoce s.r.l. nei confronti di alcuni operatori ecologici ai quali è stato contestato il rifiuto a svolgere lo straordinario alla fine del turno di lavoro del 19 luglio”. Così il segretario regionale Uiltrasporti Campania, Giovanni Guarino, commenta la decisione dell’azienda di avviare una procedura disciplinare nei confronti di alcuni dipendenti. “Non sorprende, anzi, riteniamo legittimo che venga avviata una procedura disciplinare nei confronti di lavoratori che, secondo l’azienda, si siano resi responsabili di una presunta insubordinazione, – spiega Guarino – A nostro avviso, però, l’episodio è da valutare considerando tutti gli elementi a disposizione per definire corretta la procedura”.

“Solo 9 lavoratori presenti su 20” – Il segretario della Uiltrasporti richiama l’attenzione su una condizione lavorativa già fortemente compromessa: “In primo luogo, non sembrerebbe complicato verificare quanti operatori ecologici risultano assenti quotidianamente sull’unità produttiva di Lusciano da diversi anni. Basterebbe semplicemente prendere ad esame i fogli di presenza per rendersi conto rapidamente della criticità che, nella specifica giornata, si configurava con solo 9 lavoratori presenti sui 20 a disposizione dell’azienda”.

“Il piano ferie è obbligatorio” – A rendere ancora più grave la situazione, secondo il sindacato, è la gestione del periodo estivo. “In questo periodo, dovrebbe, ebbene usare il condizionale, essere in vigore il piano ferie estivo anno 2025, obbligatorio per legge, per cui, di norma, le aziende si attrezzano con personale proprio, al fine di realizzare i servizi ambientali senza alcun rallentamento evitando di gravare sui carichi di lavoro e/o di ricorrere a prestazioni di lavoro con ricorso a straordinario”.

“Emergenze climatiche ignorate” – Guarino evidenzia, poi, l’impatto delle alte temperature sulle condizioni di lavoro: “Considerato che il turno di lavoro finisce alle ore 11.20, non guasterebbe iniziare a dedicare la giusta attenzione alle emergenze climatiche, contraddistinte, nel periodo estivo, per lo più da frequenti picchi di temperature, alle quali sono sottoposti i lavoratori per lo svolgimento delle attività di raccolta. Un argomento oramai attenzionato da tutti gli istituti preposti e, di recente, anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che, il 9 luglio scorso, ha pubblicato il Decreto Ministeriale numero 95, attraverso cui è stato recepito l’allegato Protocollo Quadro sulle Emergenze Climatiche negli Ambienti di Lavoro”.

“Massimo sostegno ai lavoratori” – Per il segretario regionale della Uiltrasporti, l’iniziativa di Ecoce è in contrasto con le reali condizioni in cui gli operatori si trovano a operare: “Appare superfluo dichiarare il massimo sostegno ai lavoratori, perché convinti che la procedura avviata dalla Ecoce non possa essere considerata una violazione degli obblighi contrattuali, ma dimostri un evidente scollamento dalla reale problematica che vede coinvolti ingiustamente lavoratori costretti quotidianamente a realizzare autentici miracoli per rendere efficiente un servizio alla collettività”.

“Tentativo di far disertare l’assemblea” – In merito all’assemblea sindacale prevista per lunedì 28 luglio, Guarino riferisce quanto riportato da alcuni lavoratori: “Secondo quanto riferito da alcuni lavoratori, qualche referente dell’azienda avrebbe addirittura invitato a disertare l’assemblea, indetta lunedì 28 luglio prossimo, con l’impegno di archiviare il procedimento. Ovviamente, scontata la decisione assunta dai lavoratori che, all’unanimità, hanno declinato l’invito e confermato la presenza all’assemblea”.

“Siamo pronti al dialogo, ma con rispetto dei ruoli” – Il sindacato ribadisce, infine, la propria posizione: “Ci dichiariamo in netta contrapposizione con le determinazioni aziendali, in quanto contribuiscono unicamente a minare la serenità e la quietudine dei lavoratori. Ciò nonostante, come sempre, siamo disposti al dialogo e al confronto, se questo avviene nel rispetto dei ruoli, consapevoli che servirà l’impegno di tutti gli attori in campo per addivenire alla risoluzione di una tematica mai affrontata nel passato in maniera seria e appropriata”.

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