Frignano (Caserta) – Oltre trecento bambini e ragazzi, tre settimane di gioco, crescita, spiritualità e scoperta del territorio: si è concluso con grande partecipazione il progetto “Catekest/Grest – Apri tutte le porte 2025”, promosso dalla parrocchia Santa Maria dell’Arco sotto la guida di don Vittorio Carpi. Non un semplice intrattenimento estivo, ma un vero laboratorio educativo, nato dalla cooperazione tra comunità parrocchiale, istituzioni, scuola e realtà del territorio. Don Vittorio, con ascolto e passione, ha saputo creare relazioni autentiche, restituendo alla comunità un punto di riferimento capace di generare entusiasmo, valori e senso di appartenenza.
Determinante la sinergia con la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Luca Tozzi”, Gabriella Clemente, e la partecipazione di numerosi partner: il sindaco Lucio Santarpia e il vicesindaco Giuseppe Seguino con il laboratorio sulla cittadinanza attiva, l’Arma dei Carabinieri di Frignano con un incontro sulla legalità, i Vigili del Fuoco della provincia di Caserta con l’attività “Pompieropoli”, le suore della scuola dell’infanzia “Regina del Rosario” con il laboratorio creativo, Francesco Di Chiara (esperto in Mma) per la difesa personale, Michele Montella dell’azienda agricola “Montella Bio” sull’alimentazione sana, Rosaria Galuccio dell’associazione “Indivenire” per il laboratorio sulle emozioni, e Biagio Magliulo con il laboratorio “Civitas”.
Momento centrale, l’incontro con monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, che ha approfondito il tema del Grest legato al Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza”. Il vescovo ha anche ricordato con affetto Teresa Ruocco, giovane frignanese battezzata nella parrocchia Santa Maria dell’Arco, che con la sua vita e la sua fede ha saputo infondere speranza. Il suo esempio è oggi parte del cammino diocesano Catekest, con il messaggio: “La mia malattia è un dono”.
Nella serata finale, gli animatori hanno dedicato a don Vittorio una lettera piena di riconoscenza, definendolo “una guida vera, capace di prenderci per mano e farci scoprire che la fede è un’avventura piena di vita, gioia e anche un pizzico di sana pazzia”. Un’estate che ha lasciato un segno: nei sorrisi, nei legami, nei semi di gioia che continueranno a generare frutti di comunità.