Carinaro, scontro in aula su variazione bilancio. Dell’Aprovitola: “Tutto in regola, il resto è solo strumentalizzazione”

di Antonio Taglialatela

Carinaro (Caserta) – È stata approvata a maggioranza la proposta di delibera numero 24/2025, al centro di un’accesa discussione durante la seduta del Consiglio comunale di Carinaro, convocato lunedì 21 luglio. L’atto, che conferma i rapporti sorti sulla base della delibera di giunta numero 38 del 7 aprile scorso – non ratificata nei termini di legge – convalida effetti contabili per complessivi 121.260,58 euro.

L’intervento della sindaca – Ad aprire i lavori è stata la sindaca Annamaria Dell’Aprovitola, che ha ricostruito l’iter amministrativo: «Premesso che con deliberazione di consiglio comunale numero 5 del 7 marzo 2025 è stato approvato il bilancio di previsione finanziario 2025-2027, vista la deliberazione di giunta comunale numero 38 del 7 aprile 2025, adottata in via d’urgenza con i poteri dell’organo esecutivo, la stessa è stata posta all’attenzione del consiglio comunale con la proposta numero 16 del 26 maggio 2025. Nella seduta del 24 giugno, riscontrato il decorso dei 60 giorni previsti per la ratifica, si è proceduto al ritiro della proposta. Pertanto, ai sensi dell’articolo 175, comma 5, del Testo unico degli enti locali, il consiglio è chiamato ad adottare i provvedimenti necessari per i rapporti eventualmente sorti sulla base della deliberazione non ratificata». La prima cittadina ha quindi elencato le voci di spesa legate alla variazione non ratificata, tra cui noleggio di stampanti, servizi di formazione, spese per la polizia municipale e custodia veicoli sequestrati, precisando che la copertura finanziaria è garantita da maggiori entrate, tra cui fondi Pnrr e trasferimenti ministeriali.

Le accuse dell’opposizione – La discussione si è accesa con l’intervento della capogruppo di minoranza Tina Della Volpe, che ha dato lettura dell’esposto già trasmesso alla Corte dei Conti e ad altri organi di controllo: «Invitiamo al ritiro del parere fornito alla proposta di delibera numero 24/2025. Riteniamo che l’atto sia irregolare, poiché interviene non solo sui rapporti sorti sulla base della deliberazione di giunta numero 38 non ratificata, ma anche su affidamenti effettuati successivamente al 24 giugno, data in cui la precedente proposta era stata ritirata. Alcuni impegni di spesa sono stati assunti su capitoli di bilancio privi di stanziamenti sufficienti o addirittura inesistenti». Stefano Masi ha parlato di «una maggioranza che non sa governare» e di «una gestione contabile che svilisce il ruolo del consiglio comunale». «Qui non è solo un problema economico – ha affermato – ma un problema di funzioni e di dignità istituzionale. Avete assunto impegni di spesa come se la ratifica fosse avvenuta, pur in assenza di copertura economica. Dopo il ritiro della proposta il 24 giugno, gli uffici hanno continuato ad operare come se nulla fosse, con una superficialità amministrativa imbarazzante».

La replica della maggioranza – La sindaca Dell’Aprovitola ha respinto con forza le accuse: «Non accettiamo lezioni da chi pratica una cultura dell’ostruzionismo. L’atto che stiamo votando non è una ratifica fuori tempo massimo né un’operazione opaca, ma un provvedimento previsto dalla legge per rimettere ordine contabile. Il revisore dei conti ha espresso parere favorevole, certificando la regolarità tecnica e contabile. Ai cittadini dico che è tutto in regola».

L’esito del voto – Al termine del dibattito, la proposta di delibera è stata approvata con i voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha votato contro e annunciato la volontà di proseguire nelle azioni di denuncia presso gli organi di controllo.

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