Con l’arrivo dell’estate e l’impennata della domanda turistica, la Guardia di Finanza del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani ha intensificato le attività di contrasto agli affitti turistici “in nero”. Un fenomeno in costante espansione, spesso privo di regole e adempimenti fiscali, che danneggia sia l’erario che gli operatori del settore che rispettano la legge.
L’operazione, partita nelle scorse settimane, ha visto in prima linea i militari della Tenenza di Margherita di Savoia, impegnati in una serie di controlli mirati su ville e appartamenti destinati ai cosiddetti “affitti brevi”. Obiettivo: verificare la corretta dichiarazione dei redditi derivanti dalla locazione e l’obbligatoria comunicazione degli ospiti alloggiati alle Autorità di Pubblica Sicurezza.
A monte, un accurato lavoro di intelligence condotto dagli investigatori, che hanno incrociato dati provenienti da banche dati interne ed esterne, elenchi comunali delle strutture ricettive, segnalazioni raccolte sul territorio, e informazioni reperite anche online. Un sistema analitico strutturato in grado di individuare soggetti con indicatori di rischio fiscale di diversa entità.
I risultati non si sono fatti attendere: in appena un mese, l’analisi delle 68 strutture passate al setaccio ha fatto emergere oltre 100mila euro di canoni di locazione non dichiarati. Ma non solo. In ben 53 casi è stata accertata anche la mancata registrazione degli ospiti sul portale “Alloggiati Web”, obbligo previsto dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Le relative segnalazioni sono state inviate alla Procura della Repubblica competente, mentre le sanzioni amministrative irrogate sfiorano i 20mila euro. IN ALTO IL VIDEO