Aversa (Caserta) – Nuovo affondo politico del gruppo consiliare La Politica che Serve contro il sindaco Francesco Matacena, all’indomani di un tentativo fallito di redistribuzione delle deleghe assessorili. Una mossa che avrebbe dovuto segnare un punto di svolta per la maggioranza, e che invece ha finito per aggravare la già precaria tenuta dell’amministrazione.
Secondo i consiglieri di opposizione, quello andato in scena ieri sera è “l’ennesimo atto di sfiducia al sindaco”. Il rifiuto degli assessori di firmare il provvedimento – che avrebbe dovuto riorganizzare le deleghe sulla base di criteri di competenza e valorizzazione dei profili personali – viene letto come un chiaro segnale politico. “Un principio condivisibile – sottolineano – ma la realtà è ben diversa: siamo di fronte a un sindaco senza alcuna leadership, incapace di tenere insieme la sua maggioranza e privo dell’autorità politica necessaria per chiudere una crisi che dura dal primo giorno del suo insediamento”.
Parole pesanti, che riflettono un giudizio severo sull’operato del primo cittadino e sullo stato dell’attuale amministrazione. Il gruppo consiliare punta il dito contro una gestione definita “fallimentare”, lamentando l’assenza di visione, programmazione e autorevolezza: “Questa débâcle politica era prevedibile già all’atto della presentazione della coalizione, ma mai avremmo immaginato un tale fallimento sul piano amministrativo”. A destare maggiore preoccupazione, però, è la paralisi che investe settori cruciali della vita cittadina: dal Pnrr al Pon Metro Plus, fino al nuovo accordo di programma con la Regione Campania, alle azioni di bilancio, all’attuazione del piano assunzionale e alle opere pubbliche già finanziate ma ancora ferme al palo. “Ogni giorno, in assenza di una guida politica credibile – denunciano i consiglieri – perdiamo occasioni fondamentali per Aversa”.
Da qui l’appello, che si fa invito pressante, al passo indietro del sindaco: “Oggi serve coraggio. Serve responsabilità. E il primo a doverne dare prova è il sindaco. I segnali che ha ricevuto sono ormai molteplici e inequivocabili: ogni ora che passa, continua a perdere dignità politica. Ci chiediamo come un professionista stimato possa continuare a sacrificare la propria immagine e la propria credibilità in nome di un’esperienza ormai evidentemente fallita”. Per l’opposizione, dunque, la strada è segnata: dimissioni e ritorno alle urne per costruire una nuova alleanza progressista. “Serve una nuova coalizione di centrosinistra – annunciano – che riprenda il lavoro avviato nel 2019 e restituisca alla città un’amministrazione all’altezza della sua storia e delle sue ambizioni”.