Aversa (Caserta) – Francesco Matacena rompe gli indugi e annuncia una svolta nella crisi politica che attraversa la sua maggioranza. Dopo il rifiuto, da parte di due forze della coalizione, di aderire alla rimodulazione delle deleghe assessorili da lui proposta, il sindaco sceglie la strada della trasparenza e della fermezza.
«Il decreto di rimodulazione delle deleghe degli assessori, da me proposto ieri, rappresentava il mio estremo sforzo per assicurare una partecipazione equilibrata di tutte le forze politiche della coalizione all’azione amministrativa», ha dichiarato il primo cittadino, sottolineando come l’operazione puntasse a rilanciare un governo cittadino più coeso e rappresentativo. Tuttavia, l’intesa è saltata sul nascere.
Secondo quanto riferito dal sindaco, due gruppi politici – su indicazione dei rispettivi coordinatori – hanno scelto di non sostenere la proposta, sebbene per ragioni differenti. Un gesto che Matacena non ha esitato a leggere come un segnale chiaro di frattura, tale da richiedere un cambio di rotta. «Ciò mi impone di intraprendere altre strade per assicurare un idoneo governo alla Città, in maniera coerente con gli ideali che guidano il mio impegno come primo cittadino», ha affermato.
Il passaggio cruciale sarà il prossimo Consiglio comunale, convocato per il 19 giugno, dove all’ordine del giorno figura l’approvazione del rendiconto 2024. Una tappa che rischia di trasformarsi in un banco di prova decisivo per la tenuta dell’amministrazione.
Matacena si presenterà all’Assise senza soluzioni preconfezionate, ma con un appello alla responsabilità e alla trasparenza. «Mi presenterò al Consiglio Comunale del 19 giugno, convocato per l’approvazione del rendiconto 2024, senza soluzioni precostituite, rivolgendomi a tutti i consiglieri in modo trasparente e responsabile», ha dichiarato.
Nessuna disponibilità, però, a cedere a logiche di compromesso opaco o a pressioni dietro le quinte. «Non tacerò e mai potrò sottostare a nessun ricatto politico e condizionamenti di sorta», ha aggiunto, lasciando intendere che eventuali manovre di palazzo non troveranno spazio nel percorso da lui tracciato.
Ora la parola passa all’Aula. Sarà il confronto tra i consiglieri e l’esito del voto sul rendiconto a chiarire se esistono ancora i presupposti per proseguire il mandato in un clima di coesione e progettualità. «Sarà l’andamento della discussione e del voto consiliare ad indicare a me e alla Città se ci sono le condizioni per un governo che possa andare oltre gli interessi di parte e assicurare il benessere della nostra comunità», ha concluso Matacena.