Rapine “da film” ai camionisti: sgominata banda, 6 arresti

di Redazione

Un’operazione militare in piena regola, con elicotteri in volo sulla provincia “Bat” – Barletta-Andria-Trani, unità cinofile a terra e uno squadrone d’assalto dei carabinieri. Così è scattato, all’alba di stamani, il blitz che ha portato all’arresto di sei persone – cinque in carcere e una ai domiciliari – accusate a vario titolo di rapina a mano armata con sequestro di persona, riciclaggio, ricettazione e favoreggiamento, sia reale che personale. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, al termine di un’indagine ribattezzata “Kairos” (dal greco “il momento giusto”).

I destinatari della misura cautelare – Michele Carrara (48 anni, di Bitonto), Giuseppe Frappampina (40, di Bari), Riccardo Guglielmi (57), Giuseppe D’Avanzo (53), Francesco Fortunato (62) e Nicola Rella (71), questi ultimi tutti di Andria – sarebbero parte di un gruppo criminale altamente organizzato, capace di colpire con precisione chirurgica. Carrara, in particolare, è noto alle forze dell’ordine per precedenti per truffa e falso, e nel 2018 era già stato oggetto di un sequestro di prevenzione da 1,8 milioni di euro. È anche il marito di Carmela Germano, consigliera comunale a Molfetta.

L’episodio al centro dell’inchiesta risale alla sera del 24 marzo scorso, quando un autotrasportatore, dipendente di una ditta locale, stava rientrando alla base aziendale a bordo di un tir carico di salumi per un valore di oltre 200mila euro, destinati alla grande distribuzione. Mentre percorreva la strada provinciale 231, all’altezza di Corato, è stato bloccato da due auto – una delle quali di grossa cilindrata – e costretto, sotto la minaccia delle armi, ad abbandonare il mezzo e a salire sull’auto dei rapinatori. Il sequestro è durato il tempo necessario a svuotare il camion in una zona appartata, dove, secondo gli investigatori, due custodi avrebbero garantito copertura logistica. Terminato il trasbordo del carico, l’autotrasportatore è stato liberato nelle campagne di Terlizzi.

I carabinieri, coordinati dalla Procura di Trani, sono risaliti al gruppo attraverso un’articolata attività d’indagine che ha fatto ricorso a intercettazioni telefoniche e ambientali, localizzazioni Gps, analisi dei filmati di videosorveglianza e lunghi pedinamenti. Due le basi operative individuate: un garage a Trani, dove venivano occultate le auto usate per i colpi (tra cui un’Alfa Romeo Stelvio e un’Audi A4 station wagon, equipaggiate con arnesi da scasso, ricetrasmittenti e chiodi a tre punte per ostacolare eventuali inseguimenti), e un autoparco ad Andria, dove avveniva il trasbordo dei carichi rubati. “Durante l’azione – spiegano gli inquirenti – il gruppo era in grado di isolare le comunicazioni dell’autista, impedendogli di chiedere aiuto” Un dettaglio che conferma il livello di organizzazione e preparazione dell’operazione criminale.

All’esecuzione delle misure cautelari hanno preso parte circa 50 carabinieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, dal 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari e dalle unità cinofile di Modugno. IN ALTO IL VIDEO

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