Nel cuore pulsante del centro storico di Napoli, il complesso monumentale della chiesa dei Santi Marcellino e Festo si è trasformato per un giorno in palcoscenico e laboratorio di memoria, accogliendo un duplice appuntamento in onore di Alessandro Scarlatti, a tre secoli dalla sua scomparsa. Un tributo articolato e raffinato che ha unito studio e ascolto, pensiero e musica, per celebrare uno dei padri della musica italiana tra Sei e Settecento.
L’iniziativa si inserisce nel progetto speciale “300 Alessandro Scarlatti”, promosso dall’Associazione Alessandro Scarlatti in sinergia con le cattedre di Musicologia del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II, con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Napoli – che ha incluso l’evento nella rassegna Napoli Millenaria – e con la partecipazione della Regione Campania, della Fondazione Emiddio Mele, della Fondazione Banco di Napoli e del Gruppo Caronte.
La giornata ha preso il via con la presentazione del volume “The Roman Sacred Music of Alessandro Scarlatti” di Luca Della Libera, tra i massimi studiosi dell’opera del compositore palermitano. Un momento di approfondimento musicologico che ha offerto al pubblico nuove chiavi di lettura sul repertorio sacro romano dell’autore, sottolineando il suo ruolo cruciale nello sviluppo della musica barocca italiana.
Nel pomeriggio, le navate della chiesa si sono riempite delle sonorità de “I concerti sacri di Alessandro Scarlatti”, eseguiti dall’ensemble Scarlatti Lab sotto la direzione del maestro Antonio Florio, ottenendo un caloroso riscontro da parte del pubblico presente. Il programma celebrativo dedicato a Scarlatti, cuore del progetto “300”, continuerà fino al prossimo 24 ottobre, giorno in cui ricorre l’anniversario della sua morte, proseguendo il dialogo tra passato e presente, tra Napoli e uno dei suoi più illustri musicisti. IN ALTO IL VIDEO