Napoli, con “Green Blue Days” un’abitazione “pensante”

di Redazione

Un’installazione immersiva che racconta la sostenibilità non solo con dati e progetti, ma attraverso l’esperienza sensoriale e l’architettura. Si chiama GreenBlueHouse Exhibition – Ca’ Pensiero ed è stata presentata da Green Blue Days nell’ambito del Green Med Expo & Symposium, la tre giorni ospitata alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Progettata dagli architetti Francesco Rotondale ed Emilia Abate dello studio Studio74ram, l’opera è un viaggio all’interno di una “casa pensante”, che integra energia, rifiuti, gestione dell’acqua e calcolo delle emissioni di CO₂, dalla progettazione fino allo smaltimento. «L’obiettivo – ha spiegato Sonia Cocozza, fondatrice di Green Blue Days insieme a Elisabetta Masucci e Rosy Fusillo – è diffondere consapevolezza attraverso linguaggi nuovi, in grado di coinvolgere il pubblico e le istituzioni su più livelli».

Un approccio che ben si inserisce nel contesto della manifestazione che ha registrato numeri importanti: 44 appuntamenti, 250 relatori, 110 aziende espositrici e sei premi assegnati alle realtà più virtuose nel campo della transizione ecologica. Tra i messaggi simbolici emersi nel corso dell’evento, anche uno destinato a restare impresso: installare un impianto fotovoltaico da 40 kilowatt in un condominio da dodici appartamenti equivale, per benefici ambientali, a piantare cento alberi. Un’equazione evocativa che traduce in termini concreti il valore dell’energia pulita.

Nel panel inaugurale della manifestazione è intervenuta anche Annapaola Voto, direttrice generale di Ifel Campania, che ha illustrato l’impegno della fondazione sul fronte della digitalizzazione. «Siamo presenti con numerosi facilitatori distribuiti sul territorio regionale, per accompagnare i Comuni nel percorso di modernizzazione e innovazione», ha spiegato. IN ALTO IL VIDEO

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