È morto dissanguato sul piazzale del suo distributore, dove da anni lavorava per mantenere la famiglia. Miah Nahid, 35 anni, originario del Bangladesh, è stato accoltellato a morte durante una rapina in via delle Pinete, nella località di Tor San Lorenzo, nel comune romano di Ardea. I soccorsi del 118 hanno tentato di rianimarlo per oltre un’ora, ma le ferite riportate si sono rivelate fatali. Lascia una moglie e due figli.
Tutto è avvenuto intorno alle ore 12, quando due uomini in sella a una moto da enduro, entrambi con il casco integrale, hanno fatto irruzione nell’area di servizio Toil. Secondo una prima ricostruzione, Nahid avrebbe tentato di opporsi alla rapina, forse nel tentativo di difendere l’incasso. Uno dei due malviventi ha estratto un coltello e lo ha colpito con uno o più fendenti al torace. Poi la fuga precipitosa: i due si sono allontanati in moto, facendo perdere le proprie tracce.
I carabinieri della Compagnia di Anzio, accorsi tempestivamente sul posto, hanno avviato le indagini e diramato una nota di ricerca a tutte le forze dell’ordine del territorio. Al vaglio degli inquirenti ci sono i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area: nelle prime immagini acquisite, si noterebbe un solo assalitore scendere dalla moto e agire, ma restano da chiarire i ruoli. Non è escluso che l’altro complice sia rimasto in sella al mezzo pronto a partire. La scientifica del Nucleo Investigativo di Frascati ha eseguito i rilievi tecnici. Sul posto anche il pubblico ministero di turno della Procura di Velletri.
Nonostante l’aggressione si sia consumata in pieno giorno, nessuno è riuscito a bloccare i responsabili. Il bottino sarebbe esiguo: si parla di poche centinaia di euro. Ma è il sangue innocente versato che pesa come un macigno sulla comunità locale. La scena dell’omicidio è diventata un dramma a cielo aperto: sul posto sono arrivati anche la moglie e il fratello della vittima, entrambi colti da malore.
L’episodio si inserisce in un preoccupante filone di violenza e criminalità che, da mesi, tiene sotto scacco la zona. Lo scorso 8 marzo, sempre ad Ardea, un carabiniere fuori servizio riuscì a sventare un colpo in un punto vendita Acqua e Sapone su via Laurentina. In quel caso tre giovani italiani armati di pistole e con il volto coperto si erano fatti consegnare 220 euro, ma furono arrestati poco dopo grazie all’intervento tempestivo del militare.
Ora la priorità degli investigatori è risalire ai responsabili dell’omicidio di Nahid. Posti di blocco sono stati istituiti su tutto il litorale romano e nelle zone limitrofe. Un dettaglio emerso dalle immagini di videosorveglianza, forse una targa parziale, potrebbe rivelarsi decisivo nelle prossime ore.