Un’attività di controllo costante, capillare e sempre più orientata alla prevenzione dei reati: è il bilancio che emerge dall’azione della Polizia di Stato di Caserta, che – sotto la guida del questore Andrea Grassi – ha intensificato i servizi sul territorio, anche attraverso operazioni di “alto impatto”, per contrastare fenomeni di devianza sociale e garantire la sicurezza pubblica.
Nel solo ultimo periodo, sono stati adottati oltre 100 provvedimenti di prevenzione, tra cui spiccano 73 fogli di via obbligatori, misura con cui si dispone il rientro nei comuni di residenza per soggetti ritenuti socialmente pericolosi, 6 daspo – il divieto di accesso a luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive – e 50 ammonimenti per casi di violenza domestica e atti persecutori.
Tra questi ultimi, fa discutere il caso di un 57enne casertano, destinatario di un ammonimento per condotte persecutorie nei confronti di due sue condomine. Secondo quanto ricostruito dalla Divisione Anticrimine della Questura, l’uomo avrebbe messo in atto comportamenti ossessivi e molesti sin dal 2020, con pedinamenti, appostamenti e atteggiamenti invadenti che avrebbero violato la privacy e alterato le abitudini quotidiane delle due giovani donne. Data la gravità dei fatti, è stato disposto nei confronti dell’uomo un “ammonimento d’urgenza”, emanato inaudita altera parte, senza la preventiva comunicazione all’interessato, come previsto dall’articolo 7 della legge 241/1990 per i casi di urgenza o quando la notifica potrebbe pregiudicare l’efficacia del provvedimento.
L’ammonito, inoltre, è stato inserito nel progetto “Zeus”, promosso dalla Questura di Caserta in collaborazione con centri specializzati per il recupero di maltrattanti e autori di reati. L’iniziativa prevede la possibilità, per i soggetti destinatari di ammonimenti, di intraprendere percorsi di recupero personalizzati, con l’obiettivo di prevenire la recidiva e promuovere un cambiamento comportamentale concreto.