Aversa (Caserta) – Un richiamo alla fede vissuta, concreta, alimentata dalla luce della Risurrezione: è il cuore del messaggio che monsignor Angelo Spinillo, vescovo di Aversa, ha rivolto alla comunità ecclesiale in occasione della Terza Domenica di Pasqua, che quest’anno cade il 4 maggio. Un momento liturgico che, come sottolinea il presule, non è semplice prosecuzione del tempo pasquale, ma ne rappresenta lo sviluppo profondo, l’espansione del suo annuncio nella vita dei discepoli.
“Siamo chiamati a sentirci testimoni autentici della Risurrezione – afferma il vescovo – modellando la nostra esistenza sul Cristo Risorto, imparando ad ascoltare la voce del Padre e lasciandoci condurre dallo Spirito Santo”. Parole che si inseriscono in un contesto di particolare intensità spirituale per la Chiesa universale, impegnata a vivere la fase di attesa del nuovo Pontefice, dopo la morte di Papa Francesco.
Spinillo legge nelle Scritture di questa domenica un invito pressante a riconoscere la presenza del Risorto nella quotidianità, così come accadde ai discepoli di Emmaus, “coloro che lo riconobbero nello spezzare il pane”. Una presenza che trasforma, che rinnova, che conferisce ai seguaci del Signore una nuova identità: “Essere di Cristo significa appartenere a lui con tutto sé stessi, obbedendo all’amore del Padre, come fece lui stesso”, sottolinea il vescovo.
Non si tratta solo di parole, ma di un impegno vivo: gli Apostoli, prosegue Spinillo, sono “testimoni della Risurrezione con la loro parola e con le loro opere”, immerse nella luce dello Spirito. È questo lo stile di vita cui ogni credente è oggi chiamato: “Annunciare la Pasqua con convinzione, credere con tutto il cuore nel Cristo vivente, modellarsi su di lui e condividere la sua missione salvifica”. IN ALTO IL VIDEO