Aversa, il Liceo Fermi apre le porte alle nuove matricole con il progetto “Conosciamoci”

di Redazione

Aversa (Caserta) – Il Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, nelle due sedi di Aversa e Parete, presenta il progetto “Conosciamoci”, dedicato all’accoglienza e all’inclusione delle future matricole. Il ricco programma prenderà ufficialmente il via mercoledì 7 maggio, con un incontro informativo per le famiglie, e si svilupperà lungo l’intero anno scolastico 2025/2026, con l’obiettivo di facilitare l’inserimento scolastico dei nuovi studenti, rafforzare le relazioni e prevenire la dispersione.

“Conosciamoci” è un’iniziativa pensata per accompagnare gli studenti nel delicato passaggio dalla scuola secondaria di primo grado al liceo, nell’ambito del programma ministeriale “L’unione fa la forza…”, finanziato dal Pnrr. L’obiettivo è chiaro: aiutare i ragazzi a costruire relazioni positive, sentirsi accolti e affrontare con serenità il cambiamento. Il progetto prevede visite guidate, laboratori tematici, attività pratiche e momenti di confronto attivo tra alunni e docenti, già a partire dal mese di maggio. Tra le proposte: laboratori di Fisica, Scienze, Informatica, Cross Medial, Web Radio, Scacchi e Orti Didattici, oltre a simulazioni del test d’ingresso. Il tutto pensato per stimolare la curiosità, favorire la socializzazione e rafforzare la consapevolezza delle proprie scelte.

Mercoledì, alle ore 16, nella sede di Aversa, si terrà il primo incontro con le famiglie: un’occasione preziosa per presentare ufficialmente il progetto, illustrarne le fasi e condividere con i genitori le strategie educative che accompagneranno i loro figli nel nuovo percorso. Il calendario delle attività continuerà a maggio con appuntamenti presso le sedi di Aversa (dal 12 al 26) e Parete (dal 20 al 23), coinvolgendo gli studenti in esperienze concrete, stimolanti e formative.

Il liceo normanno si conferma così non solo luogo di apprendimento, ma anche di ascolto, accoglienza e crescita personale. “L’idea è semplice – spiega la dirigente scolastica, la professoressa Adriana Mincione – ma di grande impatto: far sentire ogni ragazzo non un numero, ma un membro prezioso di una comunità”.

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