Strangolata in casa nel Casertano, il figlio: “Non ho capito più niente, l’ho uccisa”

di Redazione

Capodrise (Caserta) – In attesa di comparire dinanzi al giudice per le indagini preliminari, Francesco Plumitallo, 29 anni di Capodrise, che ieri ha confessato di aver ucciso, strangolandola, la madre Patrizia Vella Lombardi, conosciuta come Rosa, 56enne originaria di Marcianise, il pubblico ministero del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Giacomo Urbano, ha sequestrato la salma della vittima e ordinato l’esame autoptico al quale presenzieranno gli avvocati del giovane, Raffaele e Gaetano Crisileo. – continua sotto –

Come perito medico legale la procura ha nominato il dottor Omero Pinto dell’Azienda Universitaria di Caserta dove si svolgeranno tra domani e dopo domani gli accertamenti sul corpo della donna per accertare le cause della morte e per riscontrare se la versione data dal giovane durante l’interrogatorio con il pm sia vera, ossia che la morte è avvenuta per strangolamento. Non è chiaro se sia avvenuto nel corso di una lite (sembra che la madre lo rimproverasse perché non assumeva i farmaci) oppure se la donna sia stata sorpresa alle spalle.

Il giovane attualmente è in un reparto speciale del carcere di Santa Maria Capua Vetere e controllato a vista dalla Polizia penitenziaria in quanto si teme che – date le sue precarie condizioni di salute – potrebbe compiere un gesto di autolesionismo.

Francesco, in cura da tempo al centro di igiene mentale di Marcianise, e prima da un noto psichiatra di Casagiove, ha chiamato la polizia e poi, alla presenza del pm Urbano e dei suoi legali, ha confessato il delitto. Come riferiscono i suoi legali: “In lacrime, pentitosi per il gesto estremo nei confronti della madre, ha ricostruito la scena dell’omicidio, singhiozzando e dicendo di averla strangolata prendendola per un braccio e che il tutto era avvenuto in un momento di raptus e di confusione mentale in cui non aveva capito più nulla. Praticamente non era in sé perché quella mattina non aveva assunto i farmaci che gli aveva prescritto il medico del dipartimento di salute mentale”. – continua sotto –

Il 29enne ha aggiunto che da tempo era in cura al centro di igiene mentale e contemporaneamente dallo psichiatra. Ora è in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto e di un’eventuale ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo l’autopsia la salma della donna sarà liberata per la celebrazione delle esequie.

AGGIORNAMENTO 18 marzo 2024 – L’uomo è stato assolto per infermità mentale e trasferito in una Rems, leggi qui: https://www.pupia.tv/?p=569814

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