Giulia Cecchettin, Filippo piange davanti al giudice ammette l’omicidio: “Voglio pagare tutto”

di Redazione

L’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta nel carcere di Verona si è concluso dopo circa mezz’ora. Il giovane ha ammesso l’omicidio di Giulia Cecchettin, rilasciando dichiarazioni spontanee al gip Benedetta Vitolo che confermano quelle rese alla polizia tedesca. “Sono affranto, voglio pagare tutto”, ha detto. – continua sotto – 

Il 21enne si è inoltre avvalso della facoltà di non rispondere in sede di interrogatorio col giudice e col pm Andrea Petroni, titolare del fascicolo. Presente anche il legale Giovanni Caruso. Turetta è scoppiato in lacrime di fronte agli inquirenti. Stando all’ordinanza cautelare, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva terminata e di sequestro di persona.

L’interrogatorio è iniziato verso le 10 e già attorno alle 10:30 sono usciti il giudice e il pm. Ciò aveva fatto subito ritenere che il 21enne non avesse risposto alle domande del gip, che il 20 novembre aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per “l’inaudita ferocia” e la “manifesta disumanità” degli atti contestati a Turetta. Dato il tempo stringente, il 21enne ha optato per il silenzio come strategia difensiva. In questo modo l’avvocato difensore Giovanni Caruso avrebbe potuto guadagnare tempo per studiare gli atti di indagine dell’inchiesta, atti che l’avvocato ha potuto ottenere soltanto lunedì.

E’ stato lo stesso avvocato a spiegare che il giovane ha “ritenuto doveroso rendere dichiarazioni spontanee” confermando quanto detto in Germania. Nelle dichiarazioni alla polizia tedesca, non valide nel procedimento italiano, il 21enne aveva detto in sostanza di aver ucciso Giulia e di non aver poi avuto il coraggio di suicidarsi. – continua sotto – 

Nelle sue dichiarazioni spontanee, Turetta ha affermato: “Sono affranto, dispiaciuto per la tragedia che ho causato. Non voglio sottrarmi alle mie responsabilità, voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata. Sto cercando di ricostruire nella mia memoria le emozioni e quello che è scattato in me quella sera. Fin da subito era mia intenzione consegnarmi e farmi arrestare. Questa era la mia intenzione. Ora sono molto stanco e non mi sento di aggiungere altro”.

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