Manovra 2024, rigore ma anche sgravi fiscali e aiuti alle famiglie dal Governo Meloni

di Redazione

La penalizzazione sull’anticipo pensione, il taglio delle rivalutazioni per gli assegni d’oro, il cuneo fiscale ridotto solo per il 2024, ma anche la sforbiciata al canone Rai a 70 euro, gli sgravi per le ‘working mums’ e il bonus asili nido rafforzato. Rigore ma anche sgravi e aiuti alle famiglie nella nuova Manovra del governo, in tutto 91 articoli nelle bozze ddl Bilancio che quest’anno inizierà il suo iter dalla Camera. Ecco le principali novità. – continua sotto –

Pensioni e Quota 104 – Arriva Quota 104 per l’anticipo pensione con almeno 63 anni di età, contro i 62 del 2023, e 41 anni di contributi. Chi aderisce al nuovo schema vedrà una decurtazione dell’importo relativo alla quota retributiva legato all’età di uscita. La manovra inoltre allunga da tre a sei mesi la durata delle finestre per il settore privato e da sei a nove mesi per il settore pubblico.

Taglio rivalutazione pensioni d’oro – Rivalutazione piena per le pensioni fino a 2mila euro al mese, 4 volte il minimo; sale al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, 2mila e 2.500 euro, dal precedente 85% ma svende al 22%, dal precedente 32%, per quelle oltre 10 volte il minimo, dai 5mila euro in su’. Viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo, al 47% per quelli tra 6 e 8 volte e al 37% per quelli tra 8 e 10 volte.

Taglio cuneo fiscale solo nel 2024 – Taglio del cuneo fiscale anche per il 2024.“In via eccezionale, – si legge nella bozza del provvedimento – per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto, un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. L’esonero è incrementato, senza effetti sul rateo di tredicesima, di un ulteriore punto percentuale con retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superiore all’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato del rateo di tredicesima”. – continua sotto –

La carta ‘Dedicata a te’ – Ammontano a 615 milioni gli stanziamenti in manovra per il 2024 per la carta ‘Dedicata a te’ (600 milioni) ed il Fondo indigenti (15 milioni).

Mutui prima casa – Al Fondo di garanzia per la prima casa sono assegnati ulteriori 282 milioni di euro per l’anno 2024.

Opzione donna anche nel 2024 ma a 61 anni – Le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con ‘Opzione donna’ purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. L’importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo. Restano le restrizioni previste nel 2023 (bisogna essere disoccupate, care giver o con una invalidità almeno del 74%) così come la finestra mobile di un anno per le dipendenti e 18 mesi per le autonome una volta raggiunti i requisiti per ottenere l’assegno. – continua sotto –

Sgravi lavoro mamme – Stop contributi per mamme lavoratrici con almeno 2 figli. Decontribuzioni al 100% fino a un tetto massimo di 3000 euro annui, senza limiti di reddito, per tutte le mamme lavoratrici con almeno due figli, escluse le colf. Lo sgravio dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo per le madri con due figli e fino ai 18 anni del figlio più piccolo con tre figli o più.

Bonus Asilo Nido – Sale il bonus asilo nido per i bebè nati il prossimo anno con fratelli under 10. Ai nati da gennaio 2024 per i nuclei familiari con Isee fino a 40.000 euro con almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni, l’incremento del buono asili nido è elevato a 2.100 euro, si legge nella bozza. A questo scopo l’autorizzazione di spesa è incrementata di 240 milioni di euro per l’anno 2024, 254 milioni di euro per l’anno 2025, 300 milioni di euro per l’anno 2026, 302 milioni di euro per l’anno 2027, 304 milioni di euro per l’anno 2028 e 306 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.

Per Comuni e Regioni spending review da 600 milioni l’anno – Sforbiciata ai conti degli enti locali per contribuire alla spending review: secondo quanto si legge nella bozza della Manovra le Regioni sono chiamate a un taglio da 350 milioni l’anno (escluse le voci diritti sociali e salute), i sindaci dovranno ridurre le spese dei comuni di 200 milioni l’anno mentre le province di 50 milioni. Tra le voci del capitolo revisione della spesa anche “misure per il turnover” che non sono però ancora declinate. – continua sotto –

Più 3 miliardi per contratti pubblici 2024 – Il fondo per il rinnovo dei contratti pubblici viene incrementanti con 3 miliardi nel 2024 e altri 5 miliardi nel 2025. Per il triennio contrattuale 2022-2024 gli oneri del fondo per il contratto del pubblico impiego sono incrementati “di 3.000 milioni di euro per l’anno 2024 e di 5.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025”, si legge nel testo.

Indennità continuità reddituale per autonomi – Dal 1 gennaio 2024 è riconosciuta l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata che non sono titolari di pensione, non sono beneficiari di assegni di inclusione e hanno avuto un calo del reddito del 70% nell’anno precedente a quello della domanda rispetto ai due ancora prima, con un reddito complessivo non superiore a 12mila euro.

Latte in polvere e assorbenti: Iva torna al 10% – Stop all’Iva al 5% per i prodotti per l’infanzia e per gli assorbenti femminili, sulla scia dello scarso successo della misura. Si torna quindi all’iva al 10% per il latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi e per assorbenti, tamponi e coppette mestruali.

Canone Rai scende a 70 euro – Il canone Rai viene ridotto a 70 euro per il 2024. Per il miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, è riconosciuto alla società un contributo pari a 430 milioni di euro per l’anno 2024.

Il bonus sociale elettrico –  Bonus sociale per le bollette elettriche confermato nel primo trimestre 2024. Il contributo straordinario attualmente previsto è riconosciuto anche per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024, si legge nella bozza della Manovra che allo scopo stanzia 400 milioni di euro. Per 200 milioni di euro si provvede a valere sulle risorse disponibili nel bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali, altri 200 milioni di euro vengono trasferiti alla Cassa entro il 28 febbraio 2024.

Salgono accise su sigarette e tabacchi – Sale di circa 10 centesimi a pacchetto nel 2024 l’accisa sulle sigarette. E’ quanto prevede una bozza della legge di bilancio. In particolare la norma prevede che per l’anno 2024 l’accisa passi da 28,20 euro per 1.000 sigarette a 29,30 euro per 1.000 sigarette mentre a decorrere dall’anno 2025 l’accisa passi da 28,70 euro per 1.000 sigarette a 29,50 euro per 1.000 sigarette. Per i tabacchi trinciati l’accisa viene fissata in “euro 140 il chilogrammo fino al 31 dicembre 2023, euro 147,50 il chilogrammo a partire dal 1° gennaio 2024 e euro 148,50 il chilogrammo a decorrere dal 1° gennaio 2025”.

Congedo parentale facoltativo, nel 2024 2 mesi all’80% – Nel 2024, si legge nella bozza della Manovra, due mesi del congedo parentale, sul totale dei sei a disposizione entro i sei anni di vita del figlio, saranno pari all’80% della retribuzione anziché al 30%. Negli anni successivi però si cambia ancora: per uno dei due mesi la retribuzione sarà pari al 60% dello stipendio, l’altro resterà all’80%.

Commissione saggi al Mef – Sarà istituita al Ministero dell’Economia e delle Finanze la commissione di saggi chiamata a fare proposte a costo zero per la rivalutazione delle prestazioni di carattere previdenziale e sociale. Lo prevede una bozza del ddl Bilancio. Ai componenti della commissione non sono dovuti, per le attività svolte, compensi, indennità, gettoni, emolumenti, rimborsi spese né altre utilità, si legge nella bozza.

Giubileo, 2 euro in più per tassa di soggiorno – Arrivano le risorse per il Giubileo nonché la possibilità per i Comuni di alzare fino a 2 euro per notte la tassa di soggiorno applicata ai clienti degli hotel. Per le celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, per la pianificazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali all’evento, è autorizzata la spesa di 75 milioni di euro nell’anno 2024, di 305 milioni di euro nell’anno 2025 e di 8 milioni di euro nell’anno 2026, nonché per interventi di conto capitale nella misura di 50 milioni di euro per il 2024, 70 milioni di euro per l’anno 2025 e 100 milioni di euro per l’anno 2026, si legge nella bozza. Inoltre per il 2025, in occasione del Giubileo i comuni “possono incrementare”, si aggiunge, l’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive fino a 2 euro per notte di soggiorno. Il relativo gettito rimane nella disponibilità degli enti per essere destinato a finanziare gli interventi connessi agli eventi del Giubileo.

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