Sbarco sulla Luna, oltre mezzo secolo di teorie sul “finto allunaggio” girato da Kubrick

di Antonio Arduino

54 anni fa l’uomo mise il piede sulla Luna. Probabilmente sono tanti gli aversani che ancora ricordano la notte tra il 20 e il 21 luglio del 1969 in cui attraverso la telecronaca diretta fatta da Tito Stagno fu possibile vedere lo statunitense Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11, mettere per la prima volta per un uomo il piede sulla superficie lunare. – continua sotto –

Quella notte, come tanti altri in tutto il mondo, io c’ero e insieme alla mia fidanzata, diventata poi mia moglie, ascoltavo la concitata telecronaca di Tito Stagno mentre al quindicesimo piano del grattacielo “Bellorizonte” battevo a macchina, con due macchine da scrivere, essendo aiutato dalla mia futura moglie, le quattro copie della tesi che avrei dovuto consegnare il giorno dopo per potermi laureare il 23 luglio.

Ricordo ancora la piccola controversia in diretta tra Tito Stagno e Ruggero Orlando che seguiva l’impresa dagli Stati Uniti sulla possibilità che fosse stato toccato il suolo lunare oppure no. Comunque sia, quella notte l’uomo arrivò sulla luna. Però, come spesso accade per le grandi imprese, come ci insegna la paternità della scoperta dell’America, c’è stato chi non ha creduto e ancora oggi non crede tant’è che molti serial prodotti negli Stati Uniti mettono in dubbio che l’uomo sia arrivato quella notte sulla luna. Che l’uomo sia andato nello spazio è ormai un dato di fatto dal momento che si sta cercando di raggiungere finanche Marte e preparando voli turistici spaziali costosissimi per coloro che vorranno utilizzarli.

A giustificare l’ipotesi di una “fake news” dell’epoca è una serie di persone che fa riferimento alla teoria di un presunto complotto organizzato dalla Cia per nascondere il fatto che lo sbarco sulla luna sia stato un falso. Cosa che viene riportata in molte serie televisive americane dove si ha l’impressione che ci sia ancora la convinzione che lo sbarco sulla luna non sia mai avvenuto. In realtà, se ci fu un complotto fu organizzato per mascherare un eventuale fallimento da parte degli Stati Uniti che all’epoca erano in corsa con la Russia per diventare i primi a sbarcare sulla luna. – continua sotto –

Nell’ipotesi di un fallimento il presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, preparò il soggetto di un vero e proprio film in cui Armstrong, Aldrin e il terzo astronauta dell’Apollo 11, Collins, che non mise il piede sulla Luna, avrebbero comunque orbitato attorno alla terra mentre, da un set cinematografico, sarebbe stato trasmesso un allunaggio tarocco.

Il film fu davvero prodotto dalla Metro Goldwin Meyer negli “studios” di Londra sotto la direzione di Stanley Kubrick, regista di “Odissea nello spazio”, utilizzando come finti astronauti tre agenti della Cia. Comunque, lo sbarco fu un successo e il film realizzato per coprire l’eventuale flop scomparve in maniera assoluta, così come era abitudine della Cia per nascondere segreti destinati a svanire nel nulla.

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