Aversa, salta ancora il Consiglio. Opposizione: “Triste spettacolo”

di Jacopo Grassia

Aversa (Caserta) – Salta per la terza volta una stessa seduta di Consiglio comunale. Maggioranza alle corde ad Aversa. – continua sotto –

Anche venerdì pomeriggio, in aula c’erano il presidente Roberto Romano e undici dei dodici consiglieri di opposizione. Nessuna traccia degli altri undici consiglieri (quelli di maggioranza) oltre che del sindaco Alfonso Golia. Se non fosse stata assente la dodicesima consigliera di opposizione (Clotilde Criscuolo), la minoranza avrebbe potuto tenere i lavori e decidere a proprio piacimento, suggellando il venire meno dell’amministrazione. Ora è tutto rinviato a lunedì pomeriggio, alle 15, quando è prevista la seconda convocazione.

In discussione la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti (dovrebbe essere eletto il commercialista aversano Francesco Grimaldi o il mondragonese – che coincidenza – Aldo Pellegrino) e la concessione in comodato d’uso alla Regione Campania dei locali di proprietà comunale di via De Chiara per collocarvi il Centro per l’Impiego. Un argomento divisivo, come dimostra la discussione che era iniziata in occasione dell’ultima seduta poi interrotta per mancanza di numero legale. In discussione anche l’integrazione di tre commissioni consiliari per sostituire consiglieri dimissionari.

In verità, la maggioranza era anche presente nella casa comunale, ma non è entrata in aula perché mancavano due consiglieri comunali. Tanto per cambiare, si trattava dei due esponenti dei Moderati per Aversa, Olga Diana e Francesco Forleo, vicini al consigliere regionale Giovanni Zannini. Sono praticamente sempre loro ad assentarsi in momenti topici per lanciare al sindaco Golia un segnale chiaro: sono indispensabili per la sopravvivenza della coalizione soprattutto a fronte della oramai imminente approvazione del bilancio preventivo per il 2023, la cui scadenza è prevista per il prossimo 31 luglio.  – continua sotto –

«Parafrasando un grande, – ha dichiarato dall’opposizione Eugenia D’Angelo, esponente di quella parte del Partito Democratico che scelse si abbandonare la maggioranza nel dicembre del 2020 – possiamo dire che quando una tragedia si ripete, diventa una farsa. Hanno perso anche l’ultima residua parvenza di dignità. Sono dei clown della politica (volutamente con la minuscola). Adesso attendiamo attoniti le prevedibili dichiarazioni con le quali qualche consigliere dichiarerà che l’assenza è dovuta a impegni lavorativi: essere un consigliere comunale è un onore ed un servizio per la propria comunità; chi non è in grado di garantire perlomeno la propria presenza in Consiglio Comunale ne prendesse atto e si dimettesse».

«Ancora una volta, – dichiara Alfonso Oliva, capogruppo consiliare e commissario cittadino di Fratelli d’Italia – sebbene la seduta fosse stata convocata dalla maggioranza, la stessa non si presenta in consiglio comunale. E’ uno scandalo, ma oramai ci hanno abituato a questa continua mediocrità. Sono mesi che il sindaco non riesce a tenere un consiglio comunale e non medita di dimettersi. Ancora dieci mesi di stillicidio per la nostra città, poi la parola passerà ai cittadini».

Sempre dall’opposizione lancia le proprie critiche anche il consigliere comunale del Gruppo per Aversa Gianluca Golia che afferma: «Abbiamo assistito all’ennesimo triste spettacolo di una maggioranza che non è più tale da tempo e che decide quanto più può in giunta per non essere bloccata dalla circostanza. Sempre più concreta, di non riuscire a tenere sedute di consiglio comunale. Siamo di fronte ad una coalizione che rimane aggrappata alle poltrone solo per continuare a decidere come spendere i fondi milionari dei progetti rientranti nel Pnrr, altri collanti non vi sono. Nemmeno la dignità di farsi da parte essendo oramai chiaro il fallimento di questa esperienza che doveva essere innovativa per la nostra Aversa». – continua sotto –

Dalla maggioranza solo un mutismo, un silenzio che rischia di essere assordante, ma soprattutto imbarazzante perché tende a coprire la carenza effettiva di numeri che posano consentire di portare avanti un’esperienza che mostra quotidianamente, da anni, di non avere più i numeri per andare avanti in tranquillità.

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