“Aversa Anni 80”, il Centro Studi Cinzia Santulli presenta il libro di Salvatore Di Vilio

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – «Aversa Anni 80», una carrellata di foto che non rappresenta solo immagini avulse, ma un vero e proprio documentario sul «come eravamo» con volti, posti e mestieri che fanno parte della storia sociale di Aversa. Foto che dicono molto più di testi e di trattati sociologici o di storia, come di Vilio ha insegnato in questi anni. – continua sotto – 

Il Centro Studi Cinzia Santulli ha presentato il libro di fotografie del maestro Salvatore Di Vilio, che ha saputo cogliere, da decenni, momenti di vita degli abitanti dell’Agro Aversano, presso il liceo artistico Leonardo da Vinci, in piazza Magenta 29 ad Aversa. Presenti: Margherita Montalbano, dirigente scolastico del liceo artistico; Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale della Campania; Giorgio Magliocca, presidente della Provincia di Caserta. Gli interventi sono stati di: Ermanno Corsi, giornalista; Salvatore Di Vilio, autore dell’opera; Giuseppe Limone, storico. Le conclusioni sono state affidate a Paolo Santulli, che da anni cura la collana di storia patria che porta il nome della sorella Cinzia, una delle prime vittime di femminicidio. Ai presenti, circostanza gradita da tutti, è stata offerta una copia dell’opera presentata.

«Una foto – ha detto Santulli – è come un fermo-immagine che ci costringe a fermarsi e a riflettere. Pertanto, ri-tessere nella mente gli eventi più significativi negli anni’80 hanno riguardato la vita di una comunità, quale è quella aversana, comporta pure che una città come la nostra possa essere spinta a ridestarsi per le egregie cose. In questa ottica il lavoro di Salvatore Di Vilio, un artigiano che con il suo laboratorio è presente da oltre 40 anni nel settore della ricerca fotografica, fornisce una sorta di stimolo ideale ad impegnarsi per migliorare quello che ci circonda attraverso proposte concrete e iniziative aderenti».

Il decennio che corre dal 1980 al 1990 è stato denso di avvenimenti e fatti, di iniziative pubbliche e private, di opere ed intraprese, che, collegate sinergicamente con gli enti pubblici provinciali, regionali, nazionali ed europei (nel 1979 si votò per la prima volta l’elezione degli europarlamentari a suffragio universale e diretto) hanno dato vita alle “renovatio urbis”. Grazie alla concretizzazione di tante idee forza, i sogni, quali apparivano tali allora, sono diventati realtà oggettive. Ne ricordiamo alcune tra le più importanti delle tante significative realizzazioni che hanno visto la luce, nonostante i due terremoti del novembre 1980 e maggio 1984. L’Area di Sviluppo Industriale Aversa Nord e il Concorso Pianistico Nazionale “Domenico Cimarosa”; l’arrivo, dopo la dipartita di monsignor Antonio Cece, che tanto aveva fatto per la Chiesa e la comunità locale, di mons. Giovanni Gazza, il vescovo dei vescovi; il trasferimento al Comune dell’Annunziata e del San Lorenzo; l’Anno internazionale della Gioventù, che vide ad Aversa del vicesegretario nazionale della Democrazia Cristiana, onorevole Vincenzo Scotti, il quale relazionò su “La questione meridionale e l’occupazione giovanile alla luce della nuova legge sul mezzogiorno”; la tv locale Canale 47 e l’Asl n. 20; la pallavolo aversana alla ribalta nazionale. – continua sotto – 

Ancora più foriera di risultati eccellenti per Aversa è stata la seconda metà degli anni 80, quando prese l’abbrivio l’iter per l’insediamento delle facoltà universitarie di Ingegneria e Architettura; il Consorzio Intercomunale per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; il Piano Regolatore Generale con annesso Piano del colore; il Piano Urbano per il Traffico, redatto dall’Aci; le Circoscrizioni comunali; le iniziative di Cisl, Pro Loco e Gazzettino Aversano per l’Istituzione della Provincia di Aversa.

Però, questa doviziosa elencazione sarebbe monca se non venisse ricordato lo straordinario avvenimento della visita pastorale di Giovanni Paolo II, oggi Santo, alla Diocesi. «Questo “eventum magnum” – è di nuovo Santulli a parlare – ha significato per Aversa qualcosa di estremamente positivo, non solo sul versante religioso e spirituale (il Papa inaugurò, nel deambulatorio della Cattedrale di San Paolo restaurata, il primo nucleo del Museo Diocesano), ma anche su quello sociale e politico, avendo, a tacer d’altro, restituito: il “Campo profughi” all’uso cittadino come parco pubblico, portato a completamento la piazzetta della Madonna di Casaluce.

Gli allievi dell’Artistico scatteranno le foto 2023 di Aversa di cui la Collana Cinzia Santulli si impegna ad editare un libro che le contenga. I migliori lavori saranno premiati, anche con una borsa di studio.

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