Camorra, Nicola Cosentino condannato a 10 anni. Torna in carcere, si è costituito a Rebibbia

di Redazione

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per l’ex sottosegretario Nicola Cosentino a dieci anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa in quanto ritenuto referente del clan dei Casalesi. – continua sotto –

I giudici hanno infatti rigettato il ricorso presentato dai legali di Consentino che, rappresentato dagli avvocati Stefano Montone, Agostino De Caro ed Elena Lepre, si è costituito nel carcere romano di Rebibbia.

Ex sottosegretario all’Economia del governo Berlusconi, il politico casertano originario di Casal di Principe è stato condannato nell’ambito del processo per le infiltrazioni del clan dei Casalesi nella Eco4, società che all’inizio degli anni duemila ha gestito la raccolta dei rifiuti in una ventina di comuni del Casertano. Proprio in questo procedimento è stato accusato dalla Dda di Napoli di essere il “referente a livello nazionale del clan dei Casalesi”.

Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Silvia Salvadori, aveva chiesto durante la requisitoria il rigetto del ricorso presentato contro la sentenza della Corte di Appello di Napoli, che il 21 luglio 2021 aveva condannato Cosentino a 10 anni, con un aumento di pena di un anno rispetto alla sentenza di primo grado emessa il 17 novembre 2016 dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

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