Aversa, dehors e tavolini: commercianti chiedono applicazione del “Milleproroghe”

di Livia Fattore

Aversa (Caserta) – Cauto ottimismo dei commercianti, proteste dei residenti, critiche dall’opposizione. Il giorno dopo il parere del dirigente Giovanni Gangi sulla bozza di delibera da portare in giunta relativa all’occupazione di suolo pubblico con tavolini e dehors, si registrano le reazioni nei diversi settori. La novità, questa volta, è rappresentata dalla volontà della politica di, finalmente, attivarsi sull’argomento anche se i commercianti chiedono di applicare subito le previsioni del decreto Milleproroghe che consentono la proroga sino al prossimo 31 dicembre per le autorizzazioni ad occupare suolo pubblico scadute. – continua sotto –

Per Raffaele Oliva, responsabile cittadino di Confcommercio-Fipe: «Finalmente qualcosa si sta muovendo. È il primo passo verso la risoluzione alla questione dell’occupazione che oramai non è più un problema dei soli commercianti ma di tutta la città e dunque di tutti gli amministratori. L’obiettivo dovrebbe essere quello di poter iniziare a occupare per il 2 maggio come data ultima. Collegare la delibera al decreto mille proroghe resterebbe il metodo più veloce anche se non ci sarebbe bisogno di alcuna delibera essendo lo stesso decreto una norma superiore, ma per evitare di essere verbalizzati dalla polizia locale risulta necessario un segnale normativo da parte dell’amministrazione comunale».

Sulla stessa scia Lello Candia, del comitato “Aversa Centro Commercio Vivo”, che ricorda: «Ben venga un nuovo regolamento, ma abbiamo il decreto milleproroghe che ci consente già di occupare suolo pubblico, ma il Comune di Aversa non ne vuole sapere. Per quanto riguarda il parere positivo del dirigente, tutto appare ancora poco chiaro considerato che c’è sempre il beneplacito finale della polizia municipale. Bisogna, poi, capire quali sono le strade dove si può occupare e, infine, restano quei 180 giorni di validità dell’autorizzazione che non ci trovano affatto d’accordo».

Non manca, ovviamente, la polemica politica da parte delle opposizioni che si sono schierate accanto ai titolari degli esercizi commerciali di somministrazione che vivono soprattutto grazie alla movida aversana frequentata da giovani provenienti anche dai comuni dell’hinterland settentrionale partenopeo. Per Pino Cannavale di Fdi «oltre ai cittadini che si vedono arrivare pignoramenti, prelievi forzosi dai conti correnti, commissionari del mercato ortofrutticolo che si vedono chiudere le proprie attività, ora abbiamo commercianti che combattono contro chi gli sequestra gli spazi all’aperto nonostante si siano preoccupati di chiedere delle autorizzazioni che sono state concesse, senza capire perché per anni sono state regolari e all’improvviso sono state revocate. Forse la colpa di tutto questo è dovuta alla cattiva gestione di questa amministrazione che qualunque cosa si accinge a fare, fa dei grossi danni ai cittadini e particolarmente ai commercianti, basta pensare alla situazione del mercato ortofrutticolo». «Chi dice che i cittadini non vogliono i tavolini, – continua Cannavale – dice una cosa che non è vera, perché chi vive la città sa benissimo che i tavolini all’aperto sono stati accettati positivamente dalla cittadinanza, visto che sono sempre tutti occupati. Purtroppo, questa amministrazione ha fallito in tutto». – continua sotto –

«Abbiamo appreso di queste novità tra amministrazione e commercianti per l’occupazione di spazi pubblici ed altro dai giornali. – ha dichiarato il portavoce del Comitato dei Residenti di via Seggio, Pasquale Pianese – Noi residenti, nonostante le richieste formali, con nostro grande rammarico non siamo stati invitati ad alcun incontro anzi neanche informati».

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