Istigava all’odio razziale e religioso: arrestato “bombarolo” russo in Sardegna

di Redazione

Un cittadino russo residente in Sardegna, a Porto Torres, indagato per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa e fabbricazione e detenzione di esplosivi, è stato arrestato all’aeroporto di Alghero dagli agenti della Digos di Sassari mentre cercava di imbarcarsi sul volo per Barcellona. – continua sotto – 

Le indagini della Digos, coordinate dal dirigente Felice Di Donato, sono partite da alcuni messaggi di posta elettronica dal contenuto minatorio e antisemita scritti dall’indagato nei confronti di alcune comunità ebraiche presenti in varie città italiane. I poliziotti hanno localizzato l’uomo nella sua abitazione di Porto Torres e lo hanno tenuto sotto controllo per studiarne le frequentazioni e le abitudini.

In seguito a una perquisizione nell’appartamento gli agenti hanno trovato e sequestrato smartphone, tablet, personal computer portatili e altri supporti informatici quali hard-disk e pen-drive, nonché vario materiale cartaceo, tra cui agende, block-notes e quaderni.

Ma soprattutto hanno scovato alcuni contenitori di plastica contenenti la cosiddetta “polvere nera”, sostanza rientrante nella classificazione degli esplosivi, nonché altre sostanze che combinate tra loro potevano essere utilizzate per la costruzione della pericolosa “bomba tubo”. IN ALTO IL VIDEO

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