Facebook, chiuso il gruppo “Mia Moglie”: oltre 32mila uomini condividevano foto intime senza consenso

di Redazione

Un gruppo con oltre 32mila iscritti, in cui migliaia di uomini pubblicavano immagini intime delle proprie compagne senza il loro consenso, è stato rimosso da Facebook. La chiusura è arrivata solo nella tarda mattinata di martedì 20 agosto, dopo una valanga di segnalazioni e l’intervento di attivisti, politica e forze dell’ordine.

L’annuncio di Meta – “Abbiamo rimosso il gruppo Facebook “Mia Moglie” per violazione delle nostre policy contro lo sfruttamento sessuale di adulti”, ha dichiarato un portavoce di Meta. “Non consentiamo contenuti che minacciano o promuovono violenza sessuale, abusi sessuali o sfruttamento sessuale sulle nostre piattaforme. Se veniamo a conoscenza di contenuti che incitano o sostengono lo stupro, possiamo disabilitare i gruppi e gli account che li pubblicano e condividere queste informazioni con le forze dell’ordine”.

Una campagna di denuncia dal basso – A dare visibilità all’abuso è stato il profilo Instagram No justice no peace, che da mesi conduce la campagna Not all men, raccogliendo storie di violenza e offrendo uno spazio sicuro per chi denuncia. È proprio da lì che è partita la denuncia pubblica: immagini intime pubblicate in modo sistematico da uomini in cerca di approvazione e complicità, dentro un gruppo chiuso ma affollatissimo.

La politica e la polizia postale – Il gruppo del Partito Democratico nella Commissione Femminicidio e violenza del Parlamento ha rilanciato l’appello a Meta affinché intervenisse immediatamente per la chiusura del gruppo, chiedendo al tempo stesso un’azione più incisiva contro fenomeni simili. Nel frattempo, è stata depositata una denuncia formale alla polizia postale.

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