Aversa, intelligenza artificiale e medicina: convegno dei medici cattolici al Seminario Vescovile

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) “Intelligenza artificiale e medicina un nuovo Umanesimo?”. E’ il tema del convegno promosso dall’Amci – Associazione Medici Cattolici Italiani – sezione diocesana “San Giuseppe Moscati” di Aversa, in collaborazione col Dipartimento di Ingegneria dell’Università “Vanvitelli”, in programma sabato 11 marzo, alle ore 17.30, nella Sala Guitmondo del Seminario Vescovile di Aversa. – continua sotto –  

Dopo l’introduzione di Aldo Paciello, presidente dell’Amci Aversa, interverranno per i saluti Alfonso Golia, sindaco di Aversa, Giuseppe Battimelli, vicepresidente nazionale Amci, Alessandro Mandolini, direttore del Dipartimento di Ingegneria della Vanvitelli, e il sacerdote Giovanni Del Prete dell’Amci aversana.

Seguiranno le relazioni di Claudio Buccelli, professore emerito dell’Università degli Studi “Federico Il” di Napoli; Vincenzo Minutolo, professore associato di Scienza delle Costruzioni al Dipartimento di Ingegneria della Vanvitelli; Lucio Romano, già senatore della Repubblica, del Comitato Scientifico Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica. A moderare Maria Teresa Mosca, segretaria dell’Amci Aversa. Conclusi del vescovo della Diocesi di Aversa, monsignor Angelo Spinillo.

“L’intelligenza artificiale in medicina – commentano i promotori dell’evento – è già l’oggi. Basta ricordare, ad esempio, l’uso di robot in chirurgia, la telemedicina, la diagnostica radiologica, la progettazione di scheletri artificiali che danno la possibilità di riprendere una certa attività anche in persone tetraplegiche altrimenti immobilizzate a letto. E poi la micro e nanorobotica nella medicina di precisione o nella genetica, il ricorso ai cosiddetti ‘gemelli digitali’ che rappresentano un ulteriore campo di studio e di applicazione. Certamente affascinante ma per certi versi anche inquietante per diversi risvolti bioetici”. – continua sotto –  

“Dobbiamo essere preparati – continuano – a sempre più rapide innovazioni che stanno rivoluzionando la medicina così come l’abbiamo intesa fino a poco tempo fa. È un’evoluzione che porta a interrogarci sulla prospettiva di un nuovo umanesimo, appunto digitale. Nuove problematiche interpellano la sanità e la coscienza di medici che per formazione e deontologia professionale pongono al centro la persona e la sua irriducibile unicità”.

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