Elezioni Collegio Aversa, Santagata (Pd): “Obiettivi ambiente e crisi del settore bufalino”

di Nicola Rosselli

Gricignano (Caserta) – Il suo nome è venuto fuori dal cilindro delle candidature del Partito Democratico per il collegio uninominale della Camera dei Deputati negli ultimi giorni. Il segretario Dem, Enrico Letta, voleva un sindaco in quel posto. Ad indicare il suo nome sono stati, poi, i colleghi sindaci di area centrosinistra. – continua sotto –

Vincenzo Santagata, commercialista, primo cittadino di Gricignano di Aversa, praticamente un’appendice della città capoluogo dell’Agro Aversano, giocherà un ruolo importante nel collegio uninominale di Aversa dove il Partito Democratico spera di spuntarla sul centrodestra che in occasione degli ultimi appuntamenti elettorali nazionali ha avuto la meglio. Nelle liste del Pd ci sarà, di fatto, quale indipendente, considerato che non ha mai avuto tessere di partito e che le sue coalizioni, quando è stato eletto sindaco, erano composte da liste civiche. Lo abbiamo incontrato per rivolgergli alcune domande.

Cosa l’ha spinto ad accettare la candidatura al parlamento nella sua veste di sindaco? «La mia candidatura è emersa a margine di un incontro tra una parte dei sindaci dell’Agro Aversano. Da tempo si chiedeva alla segreteria nazionale un candidato che potesse farsi portavoce delle istanze del nostro territorio».

Lei, da quanto è dato sapere, non ha mai aderito ufficialmente a partiti; ha sempre fatto parte di coalizioni civiche. Come mai ha accettato una candidatura targata Pd? «Non ho mai avuto tessere di partito, anche se ho sempre condiviso molte idee del Pd. Questa candidatura mi ha dato la possibilità di confrontarmi con gli organi politici locali e regionali rafforzando in me la convinzione di poter dare il mio contributo per risolvere le problematiche del territorio che sono chiamato a rappresentare». – continua sotto –

Da sindaco di Gricignano conosce bene i problemi reali del territorio. Quali, a suo avviso, devono essere le priorità dell’agro aversano da affrontare a livello nazionale? «Ho intenzione di portare a livello nazionale le battaglie che insieme ai colleghi sindaci combatto fin dall’inizio del mio mandato elettorale. Tra le priorità c’è sicuramente la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Dobbiamo combattere in maniera forte e a tutti i livelli istituzionali i fenomeni di abbandono indiscriminato dei rifiuti nelle nostre periferie, i roghi tossici e lavorare per la bonifica e la riqualificazione dei terreni martoriati da questi fenomeni. A questo scopo è necessario un controllo capillare del territorio con l’assunzione di nuovo personale della Polizia Locale (anche in deroga ai vincoli di bilancio) che risulta in sottorganico in tutti i comuni. Altra questione prioritaria è la crisi del settore dell’allevamento bufalino. È necessario dare agli allevatori delle risposte efficaci in tempi celeri».

Si parla di malumore nel Pd per la sua scelta. Qualcuno avrebbe voluto la candidatura di un altro sindaco. Quanto c’è di vero? «Non mi risulta alcun malumore. Al contrario ho ricevuto attestati di stima e di incoraggiamento da parte di tutti i miei colleghi sindaci».

Nel caso dovesse essere eletto Lei comunque non lascerà la poltrona di sindaco. «Assolutamente no. I due mandati non sono incompatibili e ho ferma intenzione di rispettare gli impegni assunti con i cittadini durante la campagna elettorale del 2019». – continua sotto –

Come ha organizzato la sua campagna elettorale? «Mi confronterò con i cittadini e gli amministratori locali di tutto il collegio. Sarà una campagna elettorale breve ma molto intensa volta a raccogliere le richieste e le proposte di tutti».

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