Aversa, Santulli: “Altro che suolo zero, vogliono ‘cementificare’ anche l’ippodromo”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Destinazione commerciale per l’ippodromo “Cirigliano”, integrazione di utilizzo per altri importanti luoghi storici della città. Caos Piano Urbanistico Comunale. Una polemica non più rinviabile, considerato il pressing delle opposizioni e la circostanza della mancata adozione entro il termine del 30 giugno scorso previsto, in occasione di un’ennesima proroga di dicembre del 2021. – continua sotto –

Ieri pomeriggio, in occasione della convocazione della commissione consiliare urbanistica effettuata dal presidente Mimmo Menale, si è assistito all’ennesima polemica, favorita anche dal fatto che alcuni termini utilizzati dall’amministrazione sembrerebbero tenere le porte aperte ad eventuali (sgradite) sorprese. L’assessore al ramo, nonché vicesindaco, Marco Villano, ha portato in commissione una bozza delle line guida per la redazione dello strumento urbanistico e le opposizioni sono letteralmente saltate dalle sedie.

Santulli: “Vogliono accettare tutte le osservazioni bocciate da Commissione” – «Improvvisamente, – ha dichiarato in proposito l’ex parlamentare Paolo Santulli, oggi capogruppo consiliare del Partito Democratico – sponda opposizione, lo stesso partito in cui militano sia il sindaco Alfonso Golia che il suo vice Villano – l’amministrazione ferma fino al 30 giugno scorso, dopo la pace indiretta con i redattori dello strumento urbanistico, vedi architetto Mormile, tira fuori uno strumento programmatico, molto tecnico, evidentemente non farina del proprio sacco, se non per le soluzioni frutto di interessi politici e vari». Dichiarazioni forti che non si fermano al generale, passando alle previsioni particolari. «Una bomba – continua Santulli – la proposta di approvazione di tutti i suggerimenti pervenuti dai cittadini e dalle associazioni, osservazioni particolari e non generali, già bocciate dalla Commissione Consiliare Urbanistica quando si è discusso degli orientamenti».

“Il Cirigliano commerciale e con le casette” – Poi l’affondo: «Ma tra gli affari contenuti nella bozza di indirizzo – sottolinea Santulli – il più evidente è l’intervento sull’ippodromo Cirigliano, che dovrà diventare commerciale e con le casette. Questa è la prima analisi, a freddo e ci viene da dire: altro che consumo di suolo zero. Forse la regola sarà valida solo per chi non è amico. Basta valutare la bozza che ci è stata presentata per capire che qualcosa non va». «Ci rendiamo conto delle cose che vogliono combinare con questi indirizzi? Inoltre, tentano di riparare alla delibera illegittima (perché adottata in giunta) sulle zone F e G, tentando l’approvazione della variane urbanistica in consiglio comunale. Insomma, un guazzabuglio senza fine». In effetti, relativamente al Cirigliano, nella bozza si legge: «È il caso della rigenerazione dell’area dell’ippodromo, per la quale si deve perseguire la realizzazione di una alternativa urbana sostenibile, orientata a destinazioni d’uso integrative alla realtà esistente di Aversa Sud, connotata da una pluralità di funzioni terziario-produttive e misto-residenziali». – continua sotto –

Villano: “Nessuno vuole cambiare destinazione sportiva” – A Santulli risponde Villano che evidenzia: «Nessuno vuole cambiare la destinazione sportiva a quell’area, solo che un ippodromo del 2022 non può continuare ad essere uguale ad un ippodromo del 1980. Basta pensare allo Juventus Stadium, per capirci. Tra l’altro, come si può pensare di realizzare case o un centro commerciale a confine con un parco agricolo urbano che è quello che il Puc prevede per la zona adiacente al Cirigliano». «Lo stesso termine ‘rigenerazione’ lo abbiamo utilizzato anche per la Maddalena, per l’ospedale psichiatrico ed altri contenitori e questo non vuol dire che vogliamo creare tanti centri commerciali o tanti parchi residenziali. La città, il suo futuro sta a cuore anche a noi».

Di chi è la paternità dello scritto nella bozza? Da giornalisti ci sovvengono alcune riflessioni per sfoltire le tante perplessità: sarebbe auspicabile che l’autore si intestasse la paternità dello scritto, per merito e per trasparenza. Altrimenti la paternità di chi è? A che titolo è stato fatto circolare ora questo scritto? Che cosa è? Che valore formale ha da un punto di vista amministrativo? È un atto politico? È un documento politico?

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