Aversa, salta Consiglio per 3 assenze in maggioranza: Golia accusa opposizione

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Seduta di Consiglio comunale saltata per mancanza di numero legale. Sono bastate le assenze di tre consiglieri di maggioranza per far saltare la ratifica di una delibera di giunta relativa ai parchi cittadini e al polo museale oltre che la riduzione del suolo da concedere all’Università Vanvitelli. Il sindaco Alfonso Golia rassicura gli aversani affermando che la giunta, subito dopo il consiglio deserto, ha nuovamente deliberato per riapertura parchi e poli museali. – continua sotto –

«Le assenze registrate in consiglio comunale sono da addurre unicamente a problemi di natura personale. Cogliamo l’occasione per ribadire il pieno sostegno politico al sindaco Golia e alla giunta per l’attuazione del programma amministrativo», hanno concluso i 13 consiglieri di maggioranza. Duro il primo cittadino: «Ho avuto la conferma che c’è chi ama la città e chi invece lavora solo per una propria strategia. Il prezzo della strategia ha portato alla decadenza di una variazione di bilancio importante per la città: rigenerazione dei parchi e l’allestimento del polo museale».

Subito dopo Golia spiega: «Nella maggioranza al momento dell’appello erano assenti i consiglieri Menale, Scuotri e Diana. Assenti per problemi personali, non politici. La minoranza è andata via dopo l’appello, facendo cadere il numero legale. Io comprendo che i numeri sono numeri e che la maggioranza deve garantire il numero legale. Ma non comprenderò mai quanto certe logiche politiche possano prevalere sul bene della città. Non fa nulla, i parchi li riapriremo lo stesso con qualche settimana di ritardo. La politica non è questa. Questa è mera strategia di bassa politica volta ad esaltare le criticità per mero interesse di visibilità. Per qualcuno evidentemente fa più comodo denunciare un parco chiuso che contribuire alla sua riapertura».

Risponde per le rime Paolo Santulli, capogruppo consiliare Pd: «Non si può accusare la minoranza di non aver garantito il numero legale. L’abbiamo fatto tante volte. Ma non funziona così; con i loro numeri, solitamente, seppelliscono, barbaramente, le nostre proposte. Se sono maggioranza hanno il dovere di avere i numeri. Noi siamo stati solitamente responsabili oltre il dovuto. Poi è inutile nascondere il malessere che serpeggia in maggioranza. Abbiamo assistito a diversi diverbi. Però non ho dubbi, con qualche altro “sacrificio” il sindaco governerà nuovamente i suoi “disinteressati” consiglieri».

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