Aversa, la scuola “De Curtis” accoglie i primi due bambini giunti dall’Ucraina

di Costantino Pacilio

Aversa (Caserta) – Accolti con tanto affetto dai loro nuovi compagni i primi due ragazzini arrivati dall’Ucraina e subito inseriti nelle classi dell’istituto comprensivo “Antonio De Curtis” di Aversa. Si tratta di due fratellini – un maschio ed una femmina – che si sono ricongiunti alla loro mamma che da circa un anno è arrivata in città per fare la badante. – continua sotto –

I due giovanissimi cittadini ucraini già dal giorno 8 marzo frequentano, rispettivamente la seconda e la prima media e prima di entrare nelle rispettive classi, è stato consegnato loro, materiale didattico necessario per poterli immediatamente rendere partecipi alle lezioni. “Provvederemo a inserirli in un percorso adatto alle loro esigenze. – dichiara la dirigente scolastica Carmen Del Vecchio – Cercheremo con qualche mediatore culturale a livello linguistico e poi, con gli appositi fondi ministeriali, nomineremo psicologi e pedagogisti”. Nei prossimi giorni arriveranno altri tre bambini, uno sarà inserito in una sezione della scuola dell’infanzia e due nella primaria.

Intanto, all’interno dell’istituto è stata avviata e conclusa nel giro di pochi giorni, una raccolta di fondi. La somma raccolta ammonta a circa quattromila euro e sarà destinata, in parte all’Unicef e in parte alle stesse famiglie dei bambini accolti ad Aversa. E’ previsto un “flash mob per la pace in Ucraina” nel corso del quale gli studenti della De Curtis interverranno con loro riflessioni sulla vicenda in atto, intoneranno canzoni che inneggiano alla pace e realizzeranno bandiere e cartelloni con scritte riguardante il conflitto russo-ucraino. Al termine la dirigente Del Vecchio consegnerà la somma raccolta ai rappresentanti dell’Unicef e alle famiglie che hanno figli ucraini che frequentano la De Curtis, attualmente sono 12 alunni.

Da segnalare la dignità dei genitori degli alunni ucraini che frequentano la De Curtis prima del conflitto in atto che, appositamente convocati dalla dirigente, hanno rifiutato denaro offerto, chiedendo espressamente di inviarlo ai loro conterranei rimasti in Ucraina a difendere la loro patria. Un gesto davvero esemplare che ci fa riflettere sulla personalità del popolo ucraino che sta difendendo la propria terra con grande determinazione.

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