Napoli, la Banca di Credito Cooperativo in campo per sostenere imprese in crisi

di Redazione

Napoli – La pandemia ha messo a dura prova l’economia nazionale regionale e cittadina. In tanti soprattutto i piccoli imprenditori hanno sofferto le chiusure degli ultimi due anni alcuni costretti addirittura a non rialzare più le serrande. Stando ai dati tra il 2020 e il 2021 circa ventimila aziende chiuse e più 35 miliardi di euro di fatturato bruciato. – continua sotto –

Le tipologie di imprese che perdono di più in Campania dall’inizio della pandemia sono quelle legate a fiere e convegni, seguite da cinema e teatri, da alberghi e strutture ricettive extra alberghiere, agenzie di viaggio e tour operator, informazione e comunicazione, ristorazione, eventi e filiera del wedding, autonoleggio e moda. Al dramma delle aziende si aggiunge quello dei lavoratori ci sono circa 2,6 milioni di persone che non lavorano.

La Banca di Credito Cooperativo di Napoli fin dal primo giorno di lockdown nel 2020 ha deciso di scendere in campo accanto a imprenditori, Pmi e start up, elargendo prestiti e supporti per garantire la sopravvivenza di aziende e soprattutto famiglie. Emblematico il modello Napoli di rating umano applicato per le botteghe di San Gregorio Armeno. Ad oggi sono numerose le realtà regionali che si sono rivolte all’istituto di credito partenopeo guidato da Amedeo Manzo. IN ALTO IL VIDEO

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