Agguato ad Arzano, cinque feriti

di Redazione

Pioggia di proiettili in un bar di Arzano, nel Napoletano, dove mercoledì sera, intorno alle 20, alcuni sicari hanno messo a segno un agguato che ha coinvolto anche innocenti – continua sotto –

Sono cinque i feriti, tra cui un idraulico sessantenne che si trovava per caso nel locale, situato in via Silone, e raggiunto accidentalmente da un proiettile. Nel mirino del commando armato probabilmente Salvatore Petrillo, 29 anni, imparentato con il capozona degli scissionisti del “clan della 167” (gli Amato-Pagano), Pasquale Cristiano, alias “Picstick”, arrestato di recente dopo che, nonostante fosse sottoposto al regime dei domiciliari, aveva sfilato durante un corteo per le strade di Arzano a bordo di una Ferrari, in occasione della prima comunione del figlio. Gli altri feriti sono Vincenzo Merolla, 18 anni, Luigi Casola, 39 anni, Roberto Lastra, 36 anni.

L’agguato sembra chiaramente di matrice camorristica e legato a contrasti interni al clan. Proprio ad Arzano, è tornato in libertà Giosuè Belgiorno, detto “il grande”, figlio di Cesare Pagano, fondatore del clan insieme al cognato Raffaele Amato, e referente del sodalizio ad Arzano.

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