Carinaro – Opere anti allagamenti, Barbato: “C’erano malumori in maggioranza su incarico progettuale”

di Redazione

Carinaro (Caserta) – Anche la consigliera indipendente ed ex assessore Rachele Barbato interviene sulla vicenda dell’incarico progettuale (con un compenso di circa 40mila euro, oneri esclusi) affidato ad un professionista aversano in ordine ai lavori sotto il cosiddetto “ponte della chiesa” per mitigare il pericolo degli allagamenti che da decenni flagellano il tratto finale di via Trieste e via Piave, provocando danni e paura agli abitanti del posto. Vicenda sollevata dall’altro consigliere indipendente Stefano Masi da queste colonne, il quale nutre dubbi sul fatto che “un incarico così remunerativo, nonché importante per la comunità”, sia stato “affidato sulla base di una trattativa del dirigente, probabilmente con un solo professionista”. – continua sotto –

Ad aggiungere ulteriori dettagli è proprio la consigliera Barbato che parla di presunti malcontenti sorti tra i suoi ex alleati della maggioranza in merito all’incarico: “Dopo aver letto l’intervento del consigliere Stefano Masi, relativo alla scelta del tecnico incaricato dall’Ente per effettuare la progettazione dell’importantissimo lavoro che si farà sotto il ponte della chiesa, ho atteso con rispettoso silenzio che dal Palazzo comunale giungesse almeno una reazione. Voglio chiarire, però, che non mi aspettavo un comunicato di risposta, anche perché c’è davvero poco da rispondere alle ragionevoli considerazioni espresse dal collega consigliere indipendente”, premette Barbato, che aggiunge: “Oltretutto, rispetto a quanto detto da Masi su questa vicenda, posso fornire qualche dettaglio in più in quanto ho lasciato il gruppo di maggioranza dopo di lui. Effettivamente il nome di questo ingegnere circolava da diversi mesi nei corridoi del Palazzo; era già noto a tutti che sarebbe stato uno dei papabili ad ottenere il lucroso incarico. Posso però confermare che se tra i consiglieri vi era chi sembrava molto felice di questa possibile scelta, non so se per amicizia, familiarità o comunque per confidenza con il professionista, non mancava chi ha manifestato malumore e disappunto, se non altro per il fatto che questa possibile scelta non sembrava essere suffragata da specifiche competenze in materia di ingegneria idraulica dell’aspirante, indispensabili per affrontare un problema così complesso e delicato, che si trascina da qualche decennio”.

“Insomma, – continua Barbato – c’era chi pensava che la scelta fosse un piacere fatto a qualche consigliere di maggioranza, piuttosto che frutto di una libera ed adeguata determinazione degli uffici. Non so poi se, dopo il mio abbandono del gruppo di maggioranza, ci sia stata qualche spiegazione convincente per far rientrare la reazione che stava esplodendo (e allora perché non farla conoscere a tutti?) o se a rabbonire i rivoltosi sia stata la paura di vedere rovinare le personali aspirazioni in vista del prossimo rimpasto di giunta. L’importanza di una scelta di qualità del professionista, oltretutto, è necessaria anche perché il progetto originario che anche io approvai, fu un progetto non adeguatamente discusso, data l’imminenza della scadenza del termine per partecipare al bando, e ora che dovrà essere integralmente rivisto alla luce della somma assegnata al comune di Carinaro, molto più bassa di quella originariamente richiesta, la qualità del tecnico farà la differenza. Non un comunicato, dunque, ma mi aspettavo da parte della maggioranza almeno un segnale di una orgogliosa libertà recuperata, capace di costringere chi di dovere ad annullare la procedura e a fare una vera e propria gara, aperta a tutti gli aspiranti in possesso di adeguati requisiti tecnici”.

“Ad oggi – conclude la consigliera indipendente – sono passati mesi dalla scelta del progettista e sono trascorsi molti giorni dalle dichiarazioni del collega Stefano Masi e sulla vicenda è calato un silenzio tombale: l’amministrazione forse intende discuterne nel prossimo Consiglio comunale? Se così sarà, bene, altrimenti sarò costretta a concludere che tra i consiglieri di maggioranza non ci sono più differenze: come si diceva una volta “chi va con lo zoppo impara presto a zoppicare”.

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