Le slot della camorra: confiscati beni a tre fratelli imprenditori del Casertano

di Redazione

Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Caserta hanno eseguito una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti di gestori di slot machine affiliati al clan Belforte, attivo a Marcianise e nei dintorni del capoluogo. Tre i decreti di confisca a carico dei fratelli Pasquale Marciano, 47 anni, Giuseppe Marcianise, 46, Davide Marciano, 27, noti imprenditori del settore delle slot machine, ritenuti contigui alla fazione del clan Belforte di Maddaloni. – continua sotto – 

Il provvedimento di confisca, emesse dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere ed eseguite dagli agenti della Divisione anticrimine della Questura di Caserta e dai finanzieri della compagnia di Marcianise, segue il sequestro, eseguito il 18 aprile 2019, sulla base di mirati accertamenti patrimoniali. Nei confronti di Giuseppe e Pasquale Marciano, ancora detenuti, è stata anche disposta la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Si tratta di autoveicoli, ditte individuali comprensive di beni strumentali, tra i quali 127 apparecchi da gioco già installati in numerosi esercizi commerciali a Maddaloni e comuni limitrofi, per un valore complessivo di 300mila euro. – continua sotto – 

In una nota gli inquirenti riferiscono che è stato “colpito il patrimonio illecitamente accumulato dalla famiglia Marciano, già in passato oggetto di analoga misura di prevenzione, i cui membri, attraverso l’interposizione fittizia di prestanomi, erano riusciti, con modalità estorsive, a riconquistare la gran parte del mercato degli apparecchi da gioco nel Comune di Maddaloni e nelle zone circostanti. Per tali condotte, nel maggio 2018, i fratelli Marciano furono colpiti da misura cautelare in carcere su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, in quanto ritenuti responsabili dei delitti di illecita concorrenza con minaccia e violenza, estorsione, intestazione fittizia di beni, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa”.

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